All'interno della tre giorni sulla piattaforma digital punta di diamante dell'incontro organizzato da Veronafiere è stato certamente il Summit internazionale di avvio, con la presentazione dell'indagine "Il wine business nell'era post Covid-19" realizzata dall'Osservatorio Vinitaly - Nomisma Wine Monitor. Dalla ricerca, svolta su un campione di 165 aziende, rappresentanti di un giro d'affari di circa 4 miliardi di euro di fatturato, di cui oltre il 60% proveniente dall'estero, si evince come l'anno in corso e ormai in vista di chiusura sia stato vissuto come uno spartiacque. Innovazione e digital marketing sono le strade per affrontare le nuove sfide del futuro, oltre alla crescente importanza dei wine club.
Le degustazioni a distanza, professionali e non, passeranno dal 16% all'84%, mentre l'attivazione del portale e-commerce è sempre più ricercato, da tanto che la vendita diretta passa dal 55% all'87% campione intervistato. Diventano sempre più rilevanti le vendite multicanale (74,1%) così come la diversificazione dell'export (74,1%). Il Covid-19 ha ridotto fortemente i fatturati a causa di una crisi generale del settore Horeca, per questo nelle strategie post-Covid i produttori guardano con grande attenzione a nuove frontiere, come, già anticipato, l'ulteriore potenziamento dei canali online e dell'enoturismo, l'ingresso nel canale Gdo e le masterclass online. Si rafforza poi la percezione di un aumento della domanda nei vini autoctoni e biologici.
A margine della presentazione di Denis Pantini, responsabile area Agricoltura di Nomisma, queste le parole del direttore generale di Veronafiere Giovanni Mantovani. "Da una parte vengono confermate le difficoltà sui mercati riscontrate dall'Osservatorio, mentre dall'altra le aziende dimostrano comunque grande vitalità per rinnovarsi, migliorarsi, accrescere la propria presenza digitale. Si tratta di una transizione epocale del proprio modo di fare business sotto il profilo commerciale, marketing e comunicazione".
Dal punto di vista sistemico sarà importante affrontare con il giusto spirito e impegno il Patto per l'export, ricordato anche dalla ministra Teresa Bellanova, che ha fra i suoi obiettivi la promozione del prodotto enologico italiano e il potenziamento dei piani nazionali di sostegno e dell'Ocm. "Con Vinitaly stiamo investendo risorse per favorire la ripartenza del settore - ha ricordato poi all'interno di Wine2Wine il direttore generale Mantovani - importante per esempio la nostra presenza a Wine to Asia, segno del fatto che vogliamo continuare a essere partner dell'internazionalizzazione del settore vino".