Lo scopo è quello di migliore l'integrazione dei produttori primari nella filiera agroalimentare attraverso i regimi di qualità, mercati locali e filiere corte.
L'Università di Napoli è capofila di questo progetto avviato quest'anno e finanziato dal Psr della Regione Campania.
La proposta progettuale consiste nella realizzazione di una confezione innovativa che contenga tre oli campani diversi: un olio extravergine adatto alle preparazioni alimentari cotte, un secondo olio adatto alle preparazioni alimentari crude e un terzo olio di alta qualità, certificato con una delle cinque Dop campane (Dop Terre Aurunche, Dop Penisola Sorrentina, Dop Irpinia, Dop Colline Salernitane e Dop Cilento). I primi due oli saranno messi a punto dal progetto attraverso l'implementazione di blend di prodotti campani così da valorizzare anche prodotti di qualità standard. Il consumatore potrà conoscere le caratteristiche dei tre oli grazie ad un'etichetta narrante presente sia sulle bottiglie che sulla confezione.
Le azioni del progetto prevedono: la realizzazione dei due nuovi blend di oli extravergine campani caratterizzati da caratteristiche qualitative, salutistiche e chimiche crescenti; la progettazione di una innovativa confezione di oli extravergine adeguata per la vendita del prodotto nella moderna distribuzione, nei negozi tradizionali e di specialità; la realizzazione di un concept composto da prodotti e confezione ecosostenibile.
Il progetto si articolerà nell'arco dei tre anni (2020-2022) in diversi capitoli: un primo step riguarderà le attività di prelievo, analisi e fornitura dei campioni di oli extravergine con la materia prima fornita dall'azienda agricola Salerno Anna partner del progetto, con il fine di determinare le miscele ideali per la messa a punto del prodotto numero uno (olio extravergine di oliva per preparazioni cotte) e del prodotto numero due (olio extravergine di oliva per preparazione a crudo).
Successivamente verrà elaborata l'etichetta narrante, ma per arrivare all'etichetta finale verranno analizzati i bisogni dei consumatori finali, dei produttori e dei distributori; successivamente verranno definite delle specifiche di prodotto e verranno proposte diverse varianti, selezionate in base alle caratteristiche del prodotto. La terza fase riguarderà la valutazione economica di questa innovazione, andando a valutare i costi economici per i soggetti aziendali e il valore aggiunto generato per l'intera filiera.
Il progetto comprende anche dimostrazioni pratiche presso la media distribuzione, per comunicare i risultati del progetto presso i consumatori in un setting reale.
Contatto per informazioni: contactcenter@unina.it
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Fonte: Agronotizie