Ecco allora la top five delle vigne più folli che si possono trovare in giro per il mondo.
La vigna all'ultimo piano
Una vigna sul tetto di un grattacielo? Perché no. Accade a Brooklyn, dove l'imprenditore Devin Shomaker ha deciso di impiantare un vigneto di 15mila metri quadrati sul tetto di un ex cantiere navale. Una trovata commerciale che sembra riscuotere successo visto che la vigna, che ancora non ha prodotto uve vinificabili, fa già il tutto esaurito durante i party serali e le proiezioni di film all'aperto.Le viti, piantate nel 2014 all'interno di vasi, dovrebbero produrre quest'anno le prime uve rosse. E le bottiglie ottenute saranno vendute nel 2019 alla cifra di mille dollari l'una. Un lusso per i newyorkesi che vogliono davvero bere vino a 'chilometro zero'.
Vino africano
Si sa, il Sud Africa ha ormai una buona reputazione in fatto di produzione di vino. Ma il gruppo francese Castel ha deciso di esplorare nuove aree e nel 2014 ha imbottigliato la prima annata di vino prodotto in... Etiopia. La vigna, rigorosamente con varietà transalpine, è stata impiantata nel 2008 nella località di Ziway, a 160 chilometri a Sud della capitale Addis Abeba. Le piante di Merlot e Chardonnay crescono in un suolo sabbioso, con precipitazioni scarse e un clima torrido.
La vendemmia nella vigna etiope
(Fonte foto: Wine Explorer)
Viti sul tetto del mondo
Situata a 3.111 metri sul livello del mare, l'azienda agricola argentina Bodega Colomé vanta la vigna più alta del mondo. Ma come fanno le piante a crescere ad una tale altitudine? Il vigneto si trova nella regione della Salta, nel Nord del paese, in prossimità del Tropico del Cancro. In questa fascia vicina all'equatore è impossibile coltivare la vite, ma l'altitudine elevata mitiga il clima caldo e l'acqua proveniente dallo scioglimento delle nevi in quota disseta le viti.
Vino collettivo
Vino prodotto a Londra? Nessun problema. Urban wine company è una cantina che produce vino raccogliendo i grappoli di uva cresciuti nei giardini di privati londinesi, nei parchi e in aree abbandonate. Chateau Tooting, questo il nome dato al vino, è un 'miscuglio' di diverse varietà, bianche e rosse, che dà vita ad un vino rosato descritto come 'croccante, secco ed elegante'.Al di là della qualità del vino, è lodevole l'idea di creare una comunità attorno al vino che ogni anno si ritrova al momento della vendemmia per fare il giro della città in cerca dei preziosi grappoli.