La legge regionale della Puglia n 4/2017 per la gestione della Xylella fastidiosa – approvata a Bari dal Consiglio regionale della Puglia il 21 marzo 2017 - infatti - non prevede di riservare agli agricoltori della zona infetta il 50% dei diritti di impianto spettanti alla Regione Puglia sulla base dell’Ocm settore vino, come pure inizialmente previsto all’atto dell’approvazione in giunta dal sottostante Disegno di legge n 147 del 4 agosto 2016 "Gestione della batteriosi da Xylella fastidiosa nel territorio della Regione Puglia".
La legge 4/2017 della Regione Puglia ha avuto un iter travagliato: colpita dagli strali dell’Ue perché non coerente con l’impianto della Decisione di esecuzione 2015/789 Ue sulla gestione della batteriosi, era stata successivamente modificata dal Consiglio regionale. Ma le modifiche legislative ultime non hanno a che fare con la soppressione del comma 6 dell’articolo 8 del Disegno di legge originario, il 147/2016, avvenuta in Consiglio regionale durante la fase di approvazione del provvedimento.
L’emendamento che ha cancellato la riserva in favore degli agricoltori salentini del 50% dei diritti di impianto di vigneti esercitabili secondo le norme dell’Ocm vino, una forma di compensazione per il territorio colpito dalla Xylella, porta la firma del consigliere regionale di opposizione Cristian Casili (Movimento 5 Stelle), ed è stato approvato a maggioranza.
Ora la parola passa alle organizzazioni agricole, che dovrebbero presto incontrare l’assessore all’Agricoltura della Regione Puglia Di Gioia, per tentare di trovare una soluzione a quello che inizialmente era sembrato un errore di malaburocrazia, e che invece ha rivelato la mancata approvazione della riserva a favore del Salento.