Sono queste le prime analisi dell'Osservatorio del vino sui paesi terzi realizzato da Business Strategies in collaborazione con Nomisma.
Il dato più importante è la forte domanda cinese, che ha sopravanzato per la prima volta quella tedesca (1,149 miliardi di euro nel primo semestre da parte dei cinesi, rispetto ai 1,137 miliardi di euro di acquisti tedeschi). Crescono anche le richieste dal mercato Usa (+10,2%), mentre i principali buyer europei vedono ridurre la domanda (-2,3% per la Germania, -1% per il Regno Unito).
In particolare, negli Stati Uniti, l'Italia mantiene la posizione di leader del mercato crescendo del 5,4%, anche se la Francia, che viaggia a velocità quadrupla rispetto all'Italia, ha recuperato quote per un valore di oltre 105 milioni di euro.
Il vino made in Italy cresce molto di più rispetto alla media in Cina (+21% contro una media del 7,9%) e questo fa comunque ben sperare gli operatori del settore.