Dopo due anni di contrazione, si inverte il trend del volume di acquisti di ortofrutta. E’ quanto emerge dal rapporto 2015 del Macfrut Consumers’ Trend, che evidenzia un deciso +3% sull’anno precedente, con volumi che tornano al di sopra degli 8 milioni di tonnellate. A contribuire all’inversione di tendenza in primo luogo la frutta, +3,7% sul 2014, ma anche gli ortaggi, che hanno registrato un +2,2%.

Si tratta di un segnale incoraggiante per il settore ortofrutticolo, che rialza la testa negli acquisti dopo la contrazione 2013-2014 – spiega Renzo Piraccini, presidente di Macfrut – ma al di là della singola congiuntura annuale, un dato è fondamentale in questi numeri: cresce chi ha investito in innovazione e in distintività. E proprio il tema dell’innovazione sarà uno dei focus centrali dell’edizione 2016 di Macfrut”.

Partendo dalla frutta, le mele, da sempre il frutto più acquistato in Italia, dopo un progressivo e costante calo, per il secondo anno consecutivo, vedono un aumento del 3% sull’anno precedente, dovuto anche all’allargamento del parco varietale.
Significativa la crescita degli acquisti delle pere, +10% sul 2014, anche in questo caso ascrivibile alle ultime due annate, dopo anni di progressive e costanti diminuzioni. In termini quantitativi ottime performance anche per le angurie, visto l’estate calda ha aiutato i consumi, che segnano un +12% sull’anno precedente.
Bene anche le clementine (+7%) e ai meloni (+6%).

Aumenti più lievi, fra l’1% e il 2% per banane, pesche, limoni, uva e albicocche e a sorpresa ananas. Segni negativi, seppur lievi, per arance (-4%), kiwi (-1%), fragole (-2%) e ciliegie (-7%).
Negli ortaggi si segnalano i pomodori, con un +3% di acquisti rispetto al 2014, e buone performance sono registrate anche da insalata, indivie, cipolle, peperoni e carciofi.

Di particolare interesse l’analisi i dati sui canali commerciali d’acquisto dell’ortofrutta. Qui la grande distribuzione riveste un peso sempre più rilevante negli acquisti di frutta e verdura in Italia. Il balzo netto è di 14 punti percentuali, passando dal 48% al 62% della quota di mercato.

La scomparsa dei dettaglianti e la forte contrazione degli ambulanti hanno concesso maggiori spazi a iper, super e discount, in un trend che pare sempre più accentuato – continua Piraccini – significativa però è la crescita dei fruttivendoli specializzati, nel 2015 miglior dato degli ultimi dieci anni.
E’ indubbio che siamo di fronte a grandi cambiamenti anche nel settore della distribuzione. La prossima edizione di Macfrut riserverà grande attenzione al punto vendita con un’area dedicata: 'New Deal Retail Solution', in cui saranno posizionate otto isole rappresentative delle ultime innovazioni proposte dagli architetti, dai costruttori di attrezzature e dai leader delle categorie.
Inoltre il convegno di apertura, che lo scorso anno si svolgeva il giorno precedente la fiera e dalla edizione 2016 sarà realizzato il mercoledì mattina all’interno della manifestazione e dedicato al supermercato del futuro, per portare all’attenzione del settore tutte le novità della distribuzione mondiale
”.