Le risorse disponibili sono circa 100 milioni di euro, di cui 70 sono destinati ai bandi che saranno preparati dalle Regioni, mentre i 30 saranno utilizzati dal ministero. Denaro fresco già praticamente tutto impegnato, visto che si tratta di progetti presentati due anni fa, da completare entro il 2016. Esultano anche le microimprese, in quanto non è previsto l'investimento minimo di 100mila euro che negli anni passati aveva decisamente frenato l'accesso dei piccoli imprenditori ai fondi.
Favorito poi l'accesso ai produttori che hanno una percentuale elevata di vino imbottigliato. L'unico limite, come lo scorso anno, è la soglia del 20% del fatturato dell'ultimo anno, oltre il quale non potrà andare l'importo del progetto. Il contributo a minimo è del 50% a fondo perduto con la possibilità delle singole Regioni di incrementare l'aiuto con fondi propri del 30%. I destinatari dei bandi sono esclusivamente imprese vinicole con esclusione dei semplici imbottigliatori o commercianti di vino. Per partecipare ai bandi è necessario realizzare prevalentemente vino con uva di propria produzione.