Dal 15 settembre al 15 ottobre i datori di lavoro potranno accedere alla sanatoria varata con il Dlgs 109/201 per regolarizzare i lavoratori immigrati alle loro dipendenze sprovvisti di permesso di soggiorno. Non ci saranno né click day, né tetti numerici, ma occorrerà seguire un iter puntuale che prevede precisi requisiti.
“I datori di lavoro, che occupano irregolarmente alle proprie dipendenze da almeno tre mesi lavoratori stranieri presenti nel territorio nazionale ininterrottamente almeno dal 31 dicembre 2011, possono dichiarare la sussistenza del rapporto di lavoro – spiega Cristina Modenesi, responsabile del Patronato Enapa di Confagricoltura Piacenza -. La procedura di emersione di rapporti di lavoro irregolare riguarda tutti i datori di lavoro, compresi i datori di lavoro agricolo e i datori di lavoro domestico. Possono accedere alla procedura di regolarizzazione tutti i datori di lavoro italiani o comunitari, nonché cittadini extracomunitari in possesso di titolo di soggiorno Ce di lungo periodo o familiari extracomunitari di cittadino comunitario che siano in possesso di carta di soggiorno”.
Le dichiarazioni di emersione sono presentate esclusivamente con modalità informatiche dalle 8 di sabato 15 settembre 2012 alle 24 di lunedì 15 ottobre 2012 per far emergere i propri dipendenti, colf e badanti, prima che scatti il giro di vite deciso dal Governo con il Dlgs 109/2012, per allineare la legislazione italiana a quella europea.
“Dal 7 settembre è già possibile pagare il contributo forfetario di 1.000 euro dovuto per l'emersione. Chi ha intenzione di regolarizzare i propri dipendenti ha pochi giorni di tempo per avviare le pratiche. Per questo – prosegue Modenesi – invitiamo gli interessati a prendere sin da ora contatto con i nostri uffici territoriaili”. Insieme al decreto attuativo è, infatti, arrivata anche la tanto attesa procedura definitiva che i datori di lavoro interessati dovranno seguire. Nei giorni scorsi l’Agenzia delle entrate ha poi istituito i codici tributo da utilizzare nel modello “F24 Versamenti con elementi identificativi”.
“Il protocollo d’intesa stipulato con il Patronato Enapa è operativo – spiega Modenesi – così i nostri uffici possono sin da ora supportare i datori di lavoro per la compilazione e l’inoltro delle domande. Da sottolineare che la domanda deve contenere, tra le altre cose, l'indicazione della tipologia e delle modalità di impiego. Al riguardo sia la legge che il decreto in commento chiariscono che deve trattarsi di rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato e determinato con orario di lavoro a tempo pieno, con esclusione dunque dei rapporti di lavoro part-time. Per il solo lavoro domestico è consentita la prestazione part-time con orario non inferiore alle 20 ore settimanali. Allo stato attuale non ci sono indicazioni precise circa l'accesso alla procedura di regolarizzazione per i rapporti di lavoro a tempo determinato con operai agricoli la cui prestazione non abbia carattere di continuità. Su questo punto - conclude Modenesi - abbiamo già chiesto chiarimenti alle amministrazioni competenti e ci riserviamo di fornire a stretto giro indicazioni utili”.
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Fonte: Confagricoltura Piacenza