Arriva dal gruppo al Senato della Commissione Agricoltura del Partito democratico, il disegno di legge dal titolo 'Misure di semplificazione a sostegno della competitività e della responsabilizzazione delle imprese agricole' presentato il 28 giugno scorso ai rappresentanti delle organizzazioni agricole, cooperative e sindacali.

Una proposta di legge che risponde all'appello del mondo agricolo e agroalimentare di alleggerire il settore dall'eccessivo carico burocratico che in Italia, come in nessun altro Paese europeo, mette freni pesanti all'iniziativa imprenditoriale dei produttori agricoli, fino a scoraggiarla del tutto nel caso dei giovani che si affacciano per la prima volta all'attività agricola” è stata la reazione di Maurizio Gardini, Fedagri Confcooperative, che si è espresso anche a nome dei presidenti Giovanni Luppi di Legacoop Agroalimentare e Giampaolo Buonfiglio di Agci-Agrital, durante la conferenza stampa al Senato del gruppo Pd della Commissione Agricoltura.

Il disegno di legge non è ancora stato depositato per la volontà dei senatori Pd di coinvolgere nella stesura tutte le parti interessate.

Leana Pignedoli, prima firmataria del provvedimento e capogruppo del PD in Commissione Agricoltura ha spiegato la necessità di una politica agricola nazionale, “alla quale il PD intende dare il suo contributo serio e propositivo. Sburocratizzare senza rinunciare ai controlli, ai diritti dei lavoratori, alla tutela dell'ambiente, attraverso la costruzione di un nuovo patto tra impresa ed ente pubblico” è l'obiettivo del disegno legge, ha quindi proseguito Pignedoli illustrandone i punti chiave.

Favorevoli nei confronti dell'iniziativa il responsabile ambiente di Coldiretti Stefano Masini, Paolo Marino di Confagricoltura e Francesco Torrisi di Unima, che intervenuti alla presentazione del decreto hanno mostrato la propria volontà di contribuire con osservazioni e proposte da presentare, come spiegato dal Gruppo del partito Democratico, entro il 10 luglio.

Preso ad esempio, come caso di semplificazione virtuosa, quello degli accordi di programma per il superamento delle criticità nella gestione dei rifiuti agricoli in provincia di Reggio Emilia.

Un'esperienza partita nel '98, ha spiegato l'assessore all'agricoltura Roberta Rivi, che ha portato ad una riduzione dei costi per le imprese agricole e risultati significativi in conformità con le direttive europee.

Sollevata da Alessandro Bratti, capogruppo Pd nella Bicamerale per le indagini sui traffici illeciti di rifiuti, la nodosa questione Sistri, “condivisibile in linea di principio”, ma che costituisce, ha spiegato, un sistema complesso e confuso già segnato da numerose proroghe.