Organizzato da NCX Drahorad, società specializzata in servizi commerciali per il settore ortofrutticolo, il Mirtillo business day è in programma per mercoledì 11 settembre 2019, a Fico eataly world di Bologna.
I temi
Durante l'evento focus su innovazione, aggregazione e il marketing del settore.Nella prima parte i relatori internazionali presenteranno le case history di successo all'estero; nella seconda i relatori italiani esploreranno le prospettive future per il mirtillo in Italia, raccontando strategie di successo che si sono già dimostrate efficaci nel contesto italiano.
"Si tratta di un frutto unico - spiega Thomas Drahorad, presidente di NCX Drahorad e organizzatore del convegno - Ha numerose proprietà benefiche ed è estremamente versatile, può essere consumato dalla colazione alla merenda fuori casa. Non esistono altri frutti paragonabili ai mirtilli, che risultano così appetibili al consumatore perché combinano il loro elevato valore nutraceutico alla facilità d'uso, alla buona conservabilità e alla disponibilità durante tutto l'anno di un prodotto di eccellente e stabile qualità".
"Eppure in Italia non è ancora così apprezzato tra i consumatori - aggiunge Drahorad - Altri mercati, con Stati Uniti e Gran Bretagna in primis, hanno evidenziato la sua versatilità di consumo e i benefici salutistici quale superfood. I risultati non sono mancati: il consumatore britannico, ad esempio, ha risposto quadruplicando i consumi in quindici anni".
La produzione
A livello mondiale, la produzione di mirtilli è infatti in costante crescita. Secondo i dati elaborati dalla International blueberry organization, i volumi complessivi di prodotto (fresco e destinato alla trasformazione industriale) sono passati dalle 864mila tonnellate del 2016 alle 1.165mila tonnellate del 2018 con un incremento del 35% in soli due anni.Il prodotto impiegato per il consumo fresco sta crescendo in maniera più che proporzionale e, nel 2018, ha toccato le 732mila tonnellate (+68% rispetto a due anni prima).
Rivolgendo lo sguardo all'estero è il continente americano a detenere la leadership, con una quota complessiva del 59% dei volumi, grazie a storici produttori come gli Stati Uniti e il Canada, che però stanno progressivamente perdendo terreno per l'affacciarsi sul mercato di altri Paesi. Il Cile e il Perù sono altre importanti realtà produttive a livello globale, con quote che nel 2018 hanno raggiunto rispettivamente il 15% e l'11% sul totale mondiale (tradotto in quantitativi, ciò significa 110.300 e 79mila tonnellate).
In Europa a guidare la classifica è la Spagna, paese che anche negli ultimi anni ha dimostrato una grande vivacità, con 41mila tonnellate prodotte nel 2018, rispetto alle 19.600 tonnellate del 2014.
Anche l'Italia negli ultimi anni sta aumentando notevolmente la propria produzione di mirtillo. Secondo dati Cso-Gfk, le superfici sono incrementate in maniera rilevante nell'ultimo decennio, passando dai 275 ettari del 2010 ai 1.100 ettari del 2018. Ciò ha comportato un contestuale e progressivo aumento dei volumi, che secondo dati Ibo hanno raggiunto nel 2018 le 6mila tonnellate.
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Fonte: Mirtillo business day