"Nutrire il vigneto" nasce dalla consapevolezza che vite da vino e Nitrophoska® vivono ormai da decenni uno speciale connubio, con risultati straordinari ottenuti nelle più importanti aree viticole italiane. EuroChem ha deciso di rafforzare ancora di più questo legame coinvolgendo per questo importante progetto uno dei più noti e riconosciuti operatore del settore vitivinicolo mondiale, l’enologo Riccardo Cotarella. Il progetto ha quindi un obiettivo ambizioso e strategico per tutto il settore viticolo mondiale: comunicare all’intera comunità agricola che la concimazione è una pratica colturale straordinaria perché rappresenta un’arma formidabile in mano al viticoltore per la valorizzazione del terroir e l’incremento del reddito.
Il progetto "Nutrire il vigneto" è oggi al terzo anno di realizzazione, ed i risultati sono stati fin qui straordinari. La prova su vitigno chardonnay mirata, è servita a valutare gli effetti di due differenti strategie di concimazione con i concimi Nitrophoska Special ed Entec Perfect, sulla composizione fogliare delle piante e soprattutto del vino. I risultati confermano come una nutrizione minerale più equilibrata e, in particolare, una maggiore disponibilità di azoto nel mosto nel corso della fermentazione e nella evoluzione del vino favoriscono una maggiore sintesi di precursori d’aroma glicosilati liberi e totali (R. Cotarella, P. Chiasso, F. Fossati, F. Cestra – N° 1/2 – 2021. L’Enologo).
Quando si parla di concimazione però bisogna innanzitutto chiedersi se il concime utilizzato è idoneo, se l’elemento somministrato è quello corretto e se questo è realmente assimilato dalle piante. A tal proposito, il successo incontrastato dei concimi Nitrophoska® su vite da vino in questi ultimi 90 anni in tutto il mondo, è la prova evidente del loro valore in coltura; la loro tecnologia ha ancora oggi caratteristiche di unicità nell’intero panorama dei fertilizzanti mondiali. La completa solubilità, un utilizzo razionale ed in base alle reali necessità della pianta ed all’obiettivo agronomico, garantiscono inoltre il totale rispetto dell’ambiente e dell’uomo. I complessi NPK Nitrophoska® impiegano solo materie prime adatte alla nutrizione della vite (es. potassio esclusivamente da solfato, azoto totalmente assimilabile) e sono realizzati con una sofisticata tecnica industriale (metodo Odda), che consente di massimizzare la disponibilità degli elementi nutritivi e di ottenere granuli regolari e omogenei per composizione e aspetto.
Per evidenziare quanto ottenuto pensiamo sia interessante riportare alcune delle espressioni più significative scritte da importanti esperti di settore che ci hanno concesso l’onore di assaggiare i vini provenienti dalla sperimentazione:
- Daniele Cernilli: "alla fine quello che, a mio avviso, risulta il più completo è la prova con i Nitrophoska®. Poi, la prova con Entec® Perfect per struttura e ricchezza, e infine la prova non concimata che è indubbiamente piacevole ma un pochino semplice".
- Gianni Fabrizio: "la prova con Nitrophoska® ha profumi più intensi e più ampi rispetto al campione non concimato, con aromi che spaziano da un bel fruttato elegante arricchito da ricordi floreali e speziati che danno complessità. Anche al palato esprime doti di maggior volume e grassezza con un bel finale più persistente e accattivante del pur buono campione non concimato".
- Gigi Brozzone: "il campione Entec® Perfect ha una più lieve intensità olfattiva ma, allo stesso tempo, più consistente e giocata su note molto mature ma anche indefinite che lasciano spazio a ricordi di frutto della passione e progressivamente ananas e mela; lieve e morbida speziatura anche con un leggero tocco floreale. Deciso impatto gustativo con forte frutto maturo e agrumato assieme a svariate sfumature che si alternano tra agrumi, ananas, vaniglia e un richiamo vegetale fresco e fine, ben sostenuti da fresca acidità e quasi sapido e di lunga persistenza. Chardonnay di sostanza con toni gustativi di superiore intensità e ampiezza".
- Luca Maroni: "il campione con Entec® Perfect ha un olfatto netto, non evoluto, e dotato di un’intensità e di una potenza espressive superiori. Al sapore, la densità e la glicerinosa potenza del vino si apprezzano e si rivelano di ottimo tenore. Ottima la persistenza dell’aroma".
- Luciano Pignataro: "le uve concimate con Nitrophoska® producono un vino che ha un naso molto più opulento ed espansivo. Alle note floreali e fruttate, prevalgono comunque gli agrumi, si aggiunge una sensazione burrosa, quasi grassa, che rende più complesso il vino dal punto di vista olfattivo".
- Marco Sabellico: "il vino da uve concimate con Nitrophoska® presenta colore paglierino scarico brillante e riflessi verdolini, naso fresco, morbido, tono di frutto bianco maturo, piacevole vena ammandorlata. Bocca di buon spessore, sapida e fresca, rotonda, buon equilibrio e buon finale sul frutto bianco maturo".
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Fonte: EuroChem Agro Spa