La carenza di magnesio si manifesta durante le fasi di crescita intensa e nei periodi di siccità con la comparsa di aree necrotiche tra le nervature delle foglie più vecchie che prima disseccano e poi cadono anticipatamente.

Tale carenza può dipendere da una scarsa dotazione in magnesio oppure dalla sua indisponibilità per le radici.

Generalmente è associata a suoli:
- sabbiosi, in cui il magnesio viene facilmente dilavato;
- con valori bassi di pH (< 5), in cui l’elevata concentrazione di altri ioni (idrogeno e alluminio) rallenta l’assorbimento radicale del magnesio;
- con valori elevati di pH (> 6), in cui lo ione competitore è il calcio.

Per mezzo delle analisi del suolo, la dotazione di magnesio scambiabile deve essere messa in  relazione ai contenuti di calcio e potassio scambiabili (ioni competitori del magnesio nell’assorbimento radicale) e al pH del suolo (massima disponibilità di magnesio con valori compresi tra 5-6).

 Sintomi da carenza di magnesio. Da sinistra: cavolo, melo e patata

La scarsa umidità nel suolo durante la stagione estiva deprime il normale flusso di magnesio e acqua dalle radici alle foglie e obbliga a intervenire sulla foglia con concimi magnesiaci.

Sono numerose le prove sperimentali effettuate nel mondo da K+S KALI GmbH, che testimoniano  l’importanza di una corretta nutrizione magnesiaca sia in termini di resa che di qualità delle produzioni ortofrutticole:
· Patata (Romania, 2000-2003): due applicazioni fogliari (10 kg/ha Epso® Top per volta), prima e un’altra dopo la fioritura hanno permesso una resa più elevata (30,7 t/ha) rispetto al testimone (25,3 t/ha). Il magnesio riduce la quota di prodotto non commercializzabile, stimola la resistenza alle batteriosi, l’attitudine alla conservazione, la resa, migliora il sapore e la consistenza del tubero.
· Melo (San Michele all’Adige, 2009-2010): tre applicazioni fogliari a partire da dopo l’allegagione ogni tre settimane (concentrazione 3%, 15 kg/ha per volta di Epso® Top) prevengono la filloptosi e la conseguente perdita in resa.
· Vite da vino (Romania, 2004-2005): due-tre applicazioni fogliari preventive, una ogni dieci giorni, tra le fasi di allegazione e invaiatura (5%, 20-50 kg/ha in 400-1000 l di acqua) contro l’insorgenza del disseccamento del rachide.


 

Epso® Top (16% MgO, 32% SO3) è consentito in agricoltura biologica ai sensi del Reg. CE 834/2007.

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