A FutuPera 2021, Upl OpenAg, colosso dell'agrochimica e delle soluzioni sostenibili, ha voluto porre l'attenzione sulle sue soluzioni biostimolanti e nutrizionali 2022 per la coltura pero.

L'evento, che si è tenuto a Ferrara il 2 dicembre scorso, è stato anche l'occasione per presentare in Italia la nuova business unit Npp ovvero "Natural Plant Protection", una divisione nata per valorizzare l'offerta delle biosolution: "Upl ha creato a livello mondiale Npp - ha detto Paolo Tassani, country manager di Upl Italia - una business unit che riguarda sia la parte di protezione sia la parte nutrizione delle colture. Npp è focalizzata sulla ricerca, produzione, divulgazione e sviluppo delle biosolution".


Discorso di Paolo Tassani, country manager Upl Italia
Discorso di Paolo Tassani, country manager di Upl Italia
(Fonte foto: Upl Italia)


Durante il suo intervento, Fabio Galli, Segment Manager Biostimolanti e Nutrizionali di Upl Italia, ha riassunto le difficoltà della pericoltura negli ultimi anni. I cambiamenti climatici hanno drasticamente ridotto il potenziale produttivo. "Un aiuto concreto - ha affermato Galli - arriva dai prodotti del nuovo catalogo biostimolanti e nutrizionali Upl che vanno in soccorso delle colture aiutandole a superare gli stress di tipo abiotico". I biostimolanti e nutrizionali Upl contengono, fra i diversi componenti, GoActiv, filtrato di crema d'alga Ascophyllum nodosum. L'alga viene selezionata e raccolta manualmente lungo le coste rocciose della Bretagna, in Francia, dove le escursioni delle maree che possono arrivare anche a 13 metri, inducono la stessa ad accumulare grandi quantità di sostanze ad azione antistress. A rendere unico GoActiv c'è poi il processo produttivo brevettato che preserva l'integrità dei principi attivi della materia prima.


Sala piena durante la relazione di Fabio Galli, Segment Manager Biostimolanti e Nutrizionali di Upl Italia
Sala piena durante la relazione di Fabio Galli, Segment Manager Biostimolanti e Nutrizionali di Upl Italia
(Fonte foto: Upl Italia)


I prodotti, da distribuire per applicazione fogliare, presentati da Fabio Galli durante la serata Focus Pero sono tre: BM86 che, secondo quanto riportato in catalogo, aiuta la qualità delle produzioni armonizzando la fioritura, Calibra che migliora le pezzature dei frutti e contiene l'allungamento dei germogli nelle fasi di inizio allegagione e Folical che ha la funzione di rafforzare la struttura cellulare dei tessuti, aumentare la consistenza della polpa, la conservabilità e la qualità dei frutti favorendo la traslocazione dell'elemento calcio nel frutto.

Michele Mariani e Alessandro Zago di Fondazione Navarra e Luca Fagioli del Centro di Saggio del Consorzio Agrario di Ravenna hanno presentato i risultati di diverse prove svolte in campo.

Luca Fagioli ha presentato i risultati di una prova sperimentale su cultivar Abate Fétel svolta nella provincia di Ravenna: due tesi confrontate con il testimone non trattato. La prima tesi includeva BM86, applicato da pre fioritura a piena fioritura seguito da Calibra, posizionato da inizio allegagione ad ingrossamento frutti. Nella seconda tesi, dopo le due applicazioni di BM86, sono stati inseriti quattro interventi di Folical, sempre da inizio allegagione ad ingrossamento frutti. "In conclusione - ha detto Luca Fagioli - i risultati hanno mostrato in entrambe le tesi Upl un aumento del grado di allegagione (maggior numero di frutti per albero), con conseguente aumento di produttività".

Interessanti anche i risultati presentati da Alessandro Zago di Fondazione Navarra per quanto riguarda due nuovi formulati, ancora in sperimentazione, e probabilmente disponibili al mercato a partire da fine 2022. Zago li ha chiamati semplicemente Upl1 e Upl2. La prova è stata svolta nel frutteto dimostrativo di Fondazione Navarra, su Abate Fétel, in un impianto da 6.060 piante con portinnesto Adams. La prima strategia vedeva Upl1 abbinato a BM86, la seconda prevedeva l'applicazione del solo formulato sperimentale Upl2, ovviamente il tutto confrontato con un testimone non trattato.

L'obiettivo della prova era verificare l'incidenza dei prodotti sull'aumento del calibro dei frutti, per questo, ha spiegato Zago, nella fase post allegagione è stato "normalizzato" il numero dei frutti per pianta rendendoli uguali per ogni tesi. I risultati hanno mostrato come i due formulati sperimentali Upl1 e 2 abbiano aumentato il calibro dei frutti portando un numero maggiore di frutti nella classe 65-70 millimetri (la classe che commercialmente assume un valore economico più elevato rispetto la classe 60-65 millimetri). "A fine prova - ha detto Zago - abbiamo diviso le produzioni in classi di calibro e applicato le liquidazioni 2020 di Fondazione Navarra, considerando una efficienza d'impianto al 100%. Calcolando la Plv, abbiamo visto che per lo standard la liquidazione si attestava su 10.312 euro a ettaro, per Upl2 su 13.144 euro e per Upl1 su 15.296 euro a ettaro. I calibri sono importanti e fanno la differenza", ha concluso Alessandro Zago, ricercatore della Fondazione Navarra.


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