Le sfide che l'agricoltura dovrà affrontare nei prossimi anni sono molteplici. Da un lato la tradizionale necessità di produrre in quantità e in qualità, soddisfacendo la domanda di cibo di una popolazione in costante crescita. Dall'altro vi è però la progressiva limitazione di soluzioni tecniche per la difesa delle colture stesse da patogeni e parassiti. Un processo di riduzione che trova origine nelle normative europee più recenti, come pure nei capitolati della Gdo, sempre più restrittivi in termini di residui e di numero di sostanze attive impiegabili.

In tal senso, la chimica agraria di tipo tradizionale può essere proficuamente integrata da prodotti di origine microbiologica, forieri di meccanismi d'azione diversi, quindi con tangibili benefici anche dal punto di vista delle strategie antiresistenza, apportando al contempo miglioramenti sensibili dei profili residuali alla raccolta. Anche dal punto di vista ambientale tali microrganismi non rappresentano particolari criticità, essendo loro stessi di origine naturale.

In tale filone evolutivo della fitoiatria professionale moderna si inserisce Taegro®, la soluzione proposta da Syngenta a base di Bacillus amyloliquefaciens ceppo FZB24 per la protezione di vite e colture orticole da botrite, oidio, bremia e sclerotinia. Grazie alla sua origine biologica, i bassi dosaggi e il ridotto intervallo di sicurezza di sole quattro ore, Taegro® è la soluzione ideale per l'inserimento nei programmi di difesa non solo biologici, bensì anche di difesa integrata.

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I punti di forza di Taegro®

Tra le peculiarità dello specifico ceppo batterico di Taegro® vi è quella di secernere lipopeptidi e polichetidi. I primi risultano dall'unione di una componente lipidica con una di base aminoacidica, svolgendo un'azione di attacco alle membrane citoplasmatiche dei funghi patogeni target. Circa i secondi, sono anch'essi prodotti naturalmente da alcuni microrganismi in qualità di metaboliti secondari e si mostrano anch'essi in grado di attaccare i patogeni delle colture agrarie.
 

Il modo d'azione di Taegro®

Dopo l'applicazione, sulle parti vegetali trattate si sviluppano velocemente le colonie di Bacillus amyloliquefaciens ceppo FZB24, le quali ostacolano l'insediamento e quindi la proliferazione di quelle dei patogeni. Inoltre, la presenza del batterio induce nelle piante l'attivazione delle loro difese naturali. Infine, vengono rilasciati 15 differenti metaboliti che attaccano e danneggiano le cellule dei funghi patogeni, esercitando su di essi una vera e propria attività fungicida e fungistatica.

Questa triplice azione di Taegro® fa del prodotto della Casa elvetica una soluzione funzionale proprio agli orientamenti futuri della fitoiatria europea, permettendo di alternare meccanismi d'azione differenti e aumentando gli strumenti a disposizione degli agricoltori nei programmi di controllo preventivo delle avversità.


Il valore aggiunto di Taegro® nei programmi di difesa integrata e biologica