Al fine di valutare i costi delle differenti soluzioni adottabili, chimiche o fisiche, Agri 2000 ha realizzato un’analisi tramite interviste a diverse aziende municipalizzate e a manutentori del verde. Fra le attività della Società ricadono infatti anche tali valutazioni di tipo economico.
I risultati della ricerca sono stati presentati da Daniele Lugaresi, di Agri 2000 appunto, in occasione dell’incontro organizzato a Verona da Amia il 21 marzo 2017. Amia gestisce infatti i servizi d’igiene urbana nel territorio di Verona e nei Comuni di Boscochiesanuova, Cerro Veronese, Grezzana, San Giovanni Lupatoto, Villafranca e Sant'Ambrogio di Valpolicella. Oltre a occuparsi della gestione dei rifiuti solidi urbani l’Azienda svolge anche servizi di pulizia e lavaggio di aree pubbliche e gestisce il verde urbano.
Per fare il punto della situazione su tali temi Amia ha organizzato a Verona un convegno dal titolo “Il Piano di azione nazionale e l’utilizzo dei prodotti fitosanitari nelle aree frequentate dalla popolazione”, evento giunto così alla sua seconda edizione.
In tale occasione, Agri 2000 ha esposto quanto emerso dalla propria ricerca e i numeri si sono dimostrati invero interessanti.
Gli strumenti presi in considerazione per effettuare diserbi in aree urbane sono stati glifosate, acido pelargonico, decespugliatori, spazzolatrici, pirodiserbo, macchine per l’erogazione di vapore o di schiuma calda. In termini di costi Agri 2000 ha considerato quelli per la manodopera, l’ammortamento e la manutenzione di veicoli e attrezzature, il consumo di carburante o di prodotti e le spese generali dell’impresa. Il tutto è stato declinato in termini di costi giornalieri totali, come pure di costi al chilometro lineare trattato. I diversi metodi hanno infatti efficienze chilometriche differenti e ciò influisce appunto sui costi per unità di spazio effettivamente coperta. Inoltre, ogni tecnica mostra un numero di utilizzi diversi nel corso dell’anno, altro fattore moltiplicatore dei costi finali annui a carico della municipalità. Il tutto è riassunto nella tabella seguente.
A = glifosate; B = Acido pelargonico; C = Decespugliatore; D = Spazzolatrice; E = Vapore; F = schiuma; G = pirodiserbo
Fatto pari a uno il costo annuo utilizzando glifosate, tutte le altre soluzioni appaiono alquanto più costose, con il decespugliatore che risulta quasi sette volte più oneroso in termini di costi annui.
Casi di studio
Agri 2000 ha infine simulato tre diversi casi di studio, ovvero l’applicazione di soluzioni alternative al diserbo chimico, modulate su tre diverse tipologie di città, ovvero Bologna, Verona e Vicenza.Bologna, diserbo dei marciapiedi. Al momento tale pratica viene effettuata utilizzando glifosate due volte all’anno, più un terzo intervento parziale, con un esborso per le casse pubbliche pari a 100mila euro annui. In caso si optasse per una sua sostituzione con acido pelargonico e decespugliatore sarebbero necessari quattro interventi con il diserbante, più altri interventi mirati di tipo meccanico. Da ciò risulterebbe un costo stimato annuo pari a 600mila euro. Vale a dire sei volte tanto.
Verona, diserbo pavimentazioni di parchi e giardini. Attualmente effettuato con due interventi annui con glifosate, al costo complessivo di 90 mila euro. Adottando come alternativa quattro interventi con acido pelargonico e altri mirati con pirodiserbo, il costo salirebbe a 500 mila euro.
Vicenza, diserbo aree cimiteriali. Attualmente si adotta una strategia mista, basata su due interventi con glifosate, un pirodiserbo e un intervento meccanico, al costo di 10.200 euro. L’alternativa potrebbe essere rappresentata da quattro interventi con decespugliatore, integrati da interventi mirati con pirodiserbo, ma il costo lieviterebbe a 66mila euro.
In conclusione, come detto, tutto si può fare. Spiegando magari alla popolazione i perché dovrà sobbarcarsi costi molto superiori per avere il medesimo risultato. Un onere che spesso i politici cercano di schivare, dato che in termini elettorali raramente viene premiato chi annuncia al popolo che gli alzerà le tasse o gli diminuirà i servizi.
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Fonte: Agronotizie