A fare il pieno di riconoscimenti è stata DuPont, la quale ha vinto in ben cinque categorie. In special modo, il colosso americano si è distinto per la miglior gestione degli agrofarmaci cosiddetti "off-patent", ovvero scaduti di brevetto. Parimenti prestigioso il riconoscimento per la miglior innovazione in materia di formulazioni e per la miglior innovazione nella chimica, premio questo ottenuto grazie alla nuova famiglia di antiperonosporici denominati "isaxoline".
Anche Dow Agrosciences si è distinta con due differenti premi. Il primo per la miglior campagna di marketing, il secondo come miglior innovazione negli agrofarmaci da utilizzarsi in impieghi cosiddetti "non-crop".
A Basf è invece andato il premio come miglior prodotto, grazie al lancio del nuovo antiperonosporico Initium.
Anche in materia di collaborazioni industriali è stato previsto un riconoscimento ed è finito nelle mani di Makhteshim Agan e di ChemChina, mentre a Nufarm è stato conferito il premio per la miglior innovazione in materia di packaging.
Altri premi hanno infine arricchito le bacheche di aziende quali la "Marrone Bio Innovation" (miglior biopesticida), la "Two Blades Foundation" (miglior innovazione nelle biotecnologie), la "Arysta Lifescience" (miglior programma di Stewardship) e infine la "Lier Chemical" (miglior società dai Paesi emergenti).