A causa della bocciatura dell'emendamento contente la proposta, ambiziosa, dei Verdi che chiedevano quale percentuale di fabbisogno garantito da fonti rinnovabili nel 2030, un obiettivo vincolante compreso tra il 40 e il 45 per cento, non è stato indicata nessuna percentuale.
Il dibattito si è svolto attorno alla promozione delle energie rinnovabili puntando oltre il 2020 come nuovo orizzonte temporale sul quale, la Commissione europea ha recentemente pubblicato un Libro Verde e avviato una consultazione pubblica in scadenza a luglio.
E' stata sottolineata, inoltre, la necessità di armonizzare gli schemi di incentivazione a livello europeo tramite la definizione di principi universali tra cui maggiore orientamento al mercato, un criterio di efficienza e efficacia dei costi e un sostegno misurato sul grado di maturità tecnologica e commerciale.
Mentre per la presentazione delle linee guida sugli schemi di incentivazione da parte della Commissione europea, l'appuntamento è fissato per la fine dell'anno; per la definizione della proposta legislativa orientata ai nuovi obiettivi al 2030 si dovrà attendere il 2014.
Gse e fotovoltaico italiano
Sempre di questi giorni è la notizia della pubblicazione da parte del Gestore dei servizi energetici, della graduatoria degli impianti fotovoltaici iscritti al secondo Registro e rientranti nei limiti di costo.
Sono 3.690 in totale, per una potenza complessiva di circa 726,85 megawatt e un costo indicativo cumulato annuo pari a circa 58,03 milioni di euro.
La definizione della graduatoria, è avvenuta esclusivamente sulla base delle dichiarazioni rese dai soggetti responsabili secondo quanto definito dal DPR 445/00, supportate dalla documentazione richiesta dal Decreto e dal Bando.
Il Gse ricorda che l’ammissione in graduatoria, non garantisce l’accesso agli incentivi che rimane subordinato alla verifica del rispetto di tutti i requisiti previsti dal quadro normativo e regolamentare di riferimento, inclusi quelli relativi ai criteri di priorità previsti dal Decreto, nonché alla verifica dell’assenza delle condizioni ostative di cui agli articoli 23 e 43 del D.lgs. 28/11.
Pubblicato, naturalmente, anche l’elenco degli impianti esclusi, i cui titolari riceveranno una specifica comunicazione recante i motivi di esclusione.
Infine, il termine di un anno entro cui l’impianto deve entrare in esercizio, a pena di decadenza, decorre dal 23 maggio, data di pubblicazione della graduatoria.
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Fonte: Agronotizie - Settimanale di tecnica, economia e innovazione in agricoltura
Autore: Michela Lugli