Tecnologia e potenza in campo
A solcare i dolci colli riminesi c'era la Serie 6, rappresentata dai trattori 6175 RC shift, 6215 RC shift e 6185 TTV. Protagonisti dell'evento erano anche la Serie 7 con il modello 7250 TTV e la Serie 9 con il 9340 TTV.Trattore Deutz-Fahr 9340 TTV Serie 9
Serie 6 e Terremoto
Tra le altre macchine in campo, abbinato al coltivatore Terremoto 3 di Maschio Gaspardo, il trattore 6175 RC shift, equipaggiato con un motore Deutz Stage IV/Tier4 Final da 6,1 litri e da 175 cavalli e trasmissione RC shift robotizzata e automatica, caratterizzata da tre modalità operative (manuale, semi-automatica e completamente automatica).Come spiegato da Pierluigi Zolio, collaboratore di Deutz-Fahr, il bracciolo rende la Serie 6 ancora più confortevole e intuitiva da utilizzare. Il joystick ergonomico MaxCom controlla tutto: dal sollevatore alla velocità e alla direzione di marcia. I comandi suddivisi per colori sono disposti in modo logico in base alla frequenza d'uso.
Bracciolo con monitor e joystick MaxCom sul trattore DF 6175 RC shift
Il monitor touchscreen da 8 o 12 pollici permette, con una singola interfaccia, di gestire le funzioni del trattore, le applicazioni Isobus, lo sterzo automatico ed i sistemi di comando e di gestione dati.
Abbinato al 6175 Deutz Fahr, il coltivatore ad ancore di Maschio Gaspardo Terremoto 3, al cui passaggio la superficie, pronta per la semina, si presenta ben affinata e con un buon interramento delle stoppie.
Utilizzabile tutto l'anno e applicabile a diverse colture (mais, frumento, soia e orticole), Terremoto 3 assicura una buona lavorazione del suolo fino a 25 centimetri di profondità massima, risultando un attrezzo ideale per la minima lavorazione.
Per prevenire danni ad ancore e telaio in caso di ostacoli, la macchina è dotata di un sistema di sicurezza Non-stop: il coltivatore si adegua al terreno e le molle consentono di evitare le rotture degli attrezzi, che si sollevano automaticamente.
Coltivatore Terremoto 3 di Maschio Gaspardo
L'alta luce da terra pari a 900 millimetri e l'ampia spaziatura tra ancore dello stesso rango di 900 millimetri permettono di ottenere la massima velocità di lavoro in campo (10 chilometri orari), senza rischi di intasamento da parte dei residui colturali.
"Grazie alle ancore di Terremoto 3 che rompono il terreno in maniera verticale, si migliorano le caratteristiche agronomiche del suolo, in particolare si agisce sulla porosità e sul drenaggio del terreno" ha spiegato Davide Casarin, agronomo del dipartimento marketing di Maschio Gaspardo.
Anche i dischi collocati dietro le ancore ricoprono un ruolo centrale sull'attrezzo.
"Il bordo dentato permette al disco di essere più aggressivo nei confronti delle zolle e dei residui colturali, pareggiando in questo modo il terreno" ha spiegato Casarin.
In primo piano ancore e dischi del coltivatore Terremoto 3
Infine, il rullo posteriore da 600 millimetri compatta leggermente il terreno per preparare e migliorare le condizioni di germinazione del seme, oltre che livellare uniformente il suolo.
Il calendario fino ad agosto... e oltre!
Il tour riprenderà a settembre con altri appuntamenti in Lazio, Campania e Sicilia, le cui date sono ancora in fase di definizione. Per scaricare l'invito alle tappe in programma, clicca qui.