Dopo il lancio delle Serie C9000 e C7000, rispettivamente nel 2013 e 2014, Deutz-Fahr ha presentato lo scorso 1 luglio la nuova Serie di mietitrebbie C6000

Pensata per le aziende che vogliono rendersi indipendenti nelle operazioni di trebbiatura ma perfetta anche per i terzisti, la nuova Serie C6000, come le due precedenti, si distingue per il nuovo look Giugiaro Design, in linea con la gamma trattori, per la compattezza e per l'elevato livello di comfort.
 
Nuova C6205 TS in campo in Croazia

L'eccellenza parte dal sistema di trebbiatura
Articolata in due modelli C6205 in versione standard e C6205 TS con turboseparatore, ovvero, un terzo cilindro posizionato dopo il lanciapaglia e subito prima degli scuotipaglia - immagine sotto - che ha funzione di incrementare la capacità trebbiante fino al 20 per cento e consentire massime performance anche in presenza di prodotto abbondante, con paglia fresca o ricca di infestanti.
 
Sistema di trebbiatura con turboseparatore del modello C6205 TS

Regolabile in cinque diverse posizioni ma anche escludibile, il turboseparatore monta 10 spranghe dentate e consente di regolare l'aggressività dell'intervento in funzione del prodotto. Il diametro è di 590 millimetri
"In Deutz-Fahr abbiamo un sistema di trebbiatura, il migliore, e lo abbiamo scelto anche per questa nuova Serie che, quindi, dispone del medesimo livello di efficienza delle macchine di dimensioni superiori" ha affermato Andrea Ugatti, sales & marketing manager combines.
 
Video della nuova C6205 TS in campo in Croazia

Il battitore - primo a sinistra nell'immagine - ha diametro di 800 millimetri e dispone di 8 barre imbullonate a 5 supporti.
Il controbattitore sottostante, con lungo percorso di trebbiatura - ha raggio di avvolgimento di 121° - è regolabile in modo indipendente frontalmente e posteriormente così da sfruttare al massimo l'ampia superficie di separazione in funzione del prodotto.
 
Scuotipaglia della nuova Serie C6000

Deputati alla pulizia del prodotto, cinque lunghi scuotipaglia di tipo chiuso e cinque gradini - quattro nella versione TS - alti, ripidi e lunghi.
La struttura degli scuotipaglia con inclinazione studiata e movimento collaudato concorre a spingere solo la paglia verso il retro della mietitrebbia, mentre il precrivello con doppio salto rallenta il prodotto per una pulizia accurata prima del passaggio al vaglio superiore.

Il sistema di ventilazione dispone di una turbina cross flow con diametro di 400 millimetri che, grazie alle 44 pale in grado di operare su tutta la lunghezza del rotore, risulta essere molto efficiente.
 
Sistema Dgr

Esclusiva Deutz-Fahr, il dispositivo Dgr rappresenta un doppio sistema di ritorno per il recupero del prodotto non pulito.
Il prodotto viene prelevato da un piano sottostante i crivelli e rimandato al piano preparatore tramite due canali elevatori sui lati della macchina forniti di due ribattitori utili a sgranare il prodotto riversandolo sul piano superiore.
 

 
Il serbatoio della granella ha capacità di 7000 litri e il tubo per lo scarico con raccordo alto consente una velocità di svuotamento di 75 litri al secondo.

Un propulsore di prima classe
Il motore, emissionato Tier 4 Final con sistema Scr e filtro Doc, è un Deutz TCD L6 da 6,1 litri raffreddato a liquido con potenza massima di 250 cavalli.

Il motore dispone di sistema di iniezione common rail, 24 valvole e regolazione elettronica. La trasmissione è idrostatica con cambio a tre marce.
Il serbatoio, infine, ha capacità di 450 litri cui se ne aggiungono 53 per l'AdBlue. 

Cabina e comfort senza compromessi 
Un design accattivante ma funzionale quello della nuova Serie C6000. "Abbiamo lavorato molto - ha spiegato Ugatti -, per consentire il completo accesso alla macchina facilitando le attività di manutenzione".
 
Cabina Commander Cab Evo

La cabina Commander Cab Evo, si distingue per gli standard di comfort e tecnologia assimilabili a quelli cui sono abituati gli utilizzatori delle Serie C7000 e C9000 come il sistema Combine Control Management - Ccm che consente all'operatore di verificare contemporaneamente la qualità del lavoro e accedere a informazioni chiave sull'attività della mietitrebbia. 
 

 
"Produttività significa avere il pieno controllo della macchina e, spesso, il controllo sta in una mano".
Quanto affermato da Ugatti racchiude esattamente ciò che avviene a bordo sella C6205 equipaggiata con nuovo Commander stick di ultima generazione, capace di gestire la trasmissione e le principali funzioni della macchina.
 

 
Taglio senza sbavature
Senza una barra di taglio affidabile, il lavoro non può nemmeno iniziare.
Con questa idea, l'offerta per la nuova Serie C6000 si compone di barre standard con lama dotata di sistema brevettato Schumacher Easy cut, disponibili in quattro misure - 4.20, 4.80, 5.40 e 6.30 - tutte con trasmissione a planetari e frequenza di taglio di 1220 giri al minuto.
 

 
Per la barra da frumento, sono disponibili una estensione a due lame laterali per la raccolta di colza e il kit per il girasole. A ciò si aggiunge la barra Varicrop con estensione variabile in 5 modelli da 5.5 a 6.5 metri.

Sdf Žetelice, fucina di mietitrebbie
Nata in sostituzione della 6040 motorizzata Tier 4i, almeno sui mercati soggetti alle restrizioni europee sulle emissioni in atmosfera, la Serie C6000 è prodotta nello stabilimento croato Deutz-Fahr di Zupanja a nord della Croazia.
 
Stabilimento Sdf Žetelice, Zupanja, Croazia
 
Lo stabilimento Same Deutz-Fahr Žetelice, acquistato nel 2005 e sottoposto a un lavoro di ristrutturazione e ammodernamento, è destinato alla produzione di mietitrebbie e, nei 10 anni della proprietà Sdf, ha vissuto una forte crescita in termini occupazionali ma anche di sviluppo prodotto.
 

 
Il centro, infatti, dove nel 2014 sono state prodotte 387 unità anche se la capacità produttiva massima arriva a 1000 unità anno, oltre a essere un'area produttiva ospita un importante polo di ricerca e sviluppo operante in sinergia con la sede italiana di Treviglio: il dipartimento di ingegneria dedicato alle mietitrebbie conta 14 unità in Croazia e 4 in Italia.

Mercato e prospettive
"I risultati, a mio parere, non sono male. Diciamo che stiamo navigando nella giusta direzione, ovvero quella della crescita step by step".

Con queste parole usate in conferenza stampa, Rainer Morgenstern, commercial executive director Europe, ha confermato quanto comunicato dall'amministratore delegato del Gruppo Lodovico Bussolati nella recente conferenza stampa in cui sono stati forniti i dati sull'andamento del Gruppo.
 
Rainer Morgenstern, commercial executive director Europe

Il fatturato è stato pari a 1210 milioni di euro registrato nel 2014, praticamente stabile sul 2013. Vede un contributo in calo dell'Europa - passata da un apporto pari all'84 per cento nel 2013 al 77 per cento nel 2014 - ma una crescita dei mercati esteri che passano dal 16 per cento del 2013 al 23 dello scorso anno.
 

 
Come già affermato da Bussolati, i risultati sono da ascrivere alle politiche intraprese dall'azienda in azioni di internazionalizzazione e sviluppo prodotto.

"Dal 2011 al 2015 - ha chiarito Morgenstern - sono stati spesi 343 miliardi di euro in R&S. Di questi 169 miliardi sono stati investiti in sviluppo prodotto, 91 per i processi di produzione e 83 per acquisizioni".

Una strategia che il Gruppo persegue anche negli obiettivi fissati al 2020. Si punterà al rafforzamento della rete vendita attraverso il programma Top Dealer lanciato due anni fa e ora ulteriormente potenziato con la continua ricerca e sviluppo di prodotto e attraverso un continuo aggiornamento a livello produttivo. Significativa in questo senso l'apertura, a fine 2016, dello stabilimento Deutz-Fahr Land di Lauingen, destinato a diventare un polo d'eccellenza per la costruzione di trattori. Tuttavia, i dettagli li avremo solo ad Agritechnica 2015.

Sullo stabilimento di Lauingen l'azienda ha deciso di investire ulteriormente con un nuovo progetto riguardante un'area di accoglienza, un'Arena, che renderà il polo tedesco un fiore all'occhiello per il Gruppo.

"Si tratta di una decisione recente - ha concluso Morgenstern - che presenteremo ad Hannover e i cui lavori di costruzione termineranno contestualmente a quelli dello stabilimento il prossimo gennaio 2016".