L'obiettivo come sempre è quello di aumentare la competitività delle aziende migliorando gli impianti viticoli sia dal punto di vista strutturale che varietale.
Così sono stati messi a disposizione per la campagna 2021/2022 15,5 milioni di euro per le aziende agricole che conducano vigneti in regione.
Le domande potranno essere fatte per appezzamenti compresi tra un minimo di 0,5 ettari e un massimo di 30 ettari.
La superficie minima è ridotta a 0,3 ettari per le aziende che hanno meno di 1 ettaro vitato e a 0,25 ettari per i territori delle Doc Candia dei Colli Apuani, Colli di Luni, Ansonica Costa dell’Argentario (limitatamente al comune di Monte Argentario), Elba, e i vigneti presenti nelle isole dell'Arcipelago Toscano.
Il bando va a finanziare le spese di ristrutturazione e riconversione dei vigneti, lasciando libertà nella forma di allevamento e nelle varietà di vite usate (purché ammesse per la produzione di vino in Toscana) con impianti di almeno 3.300 ceppi ad ettaro, riducibili a tremila ceppi ad ettaro in caso di sovrainnesto. Sono ammessi anche i lavori in economia fatti dall'azienda stessa che non prevedono un esborso diretto di denaro per la realizzazione.
Il bando offrirà un finanziamento del 50% dei costi sostenuti fino a un contributo massimo di 16mila euro ad ettaro. Il contributo massimo potrà essere ridotto a 14mila euro ad ettaro nel caso le domande arrivate superino il 20% delle risorse stanziate. Il contributo massimo potrà invece raggiungere 22mila euro ad ettaro nelle isole dell'Arcipelago Toscano.
Sono finanziate anche le spese tecniche per una percentuale del 7%, ridotta al 5% in caso il contributo complessivo dell'azienda superi i centomila euro.
Il contributo sarà erogato in due rate: l'80% in anticipo e il 20% una volta effettuati i controlli a fine lavori.
Per maggiori dettagli si rimanda alla pagina ufficiale dedicata.