Il vino da uve biologiche nelle Marche ha fatto registrare un aumento del 10% nel giro di un anno.
E il tema della vitivinicoltura biologica è stato al centro del convegno organizzato a Matelica (Mc) dalla Coldiretti Macerata, alla fine di marzo.
Sulla base del rapporto 2016 del Sinab, il Sistema di informazione nazionale sull'agricoltura biologica, gli ettari di vite condotti in biologico nelle Marche sono passati da 3752 a 4120, e rappresentano oggi il 27% della superficie vitata totale.
E sempre secondo i dati Sinab, il vino biologico italiano sta conoscendo un momento eccellente anche per le esportazioni con una crescita del 38%, per un volume di affari totale tra mercato estero e interno di 205 milioni di euro, e che vede l'Italia seconda in Europa e terza a livello mondiale.
Un aumento dei consumi che trova riscontro anche in Italia, con la categoria vini e spumanti che nel primo semestre 2016 ha visto una crescita del 43% degli acquisti dopo un aumento del 93% fatto segnare nel 2015, secondo dati Ismea.
E intanto Matelica in questi giorni celebra i 50 anni della Doc del suo Verdicchio a Vinitaly, il primo bianco della regione ad ottenere la Denominazione di origine nel 1967.
Per l'occasione l'amministrazione comunale affiancherà i produttori per promuovere l'eccellenza di questo vino e pubblicizzare gli eventi di valorizzazione legati all'anniversario, che si concentreranno soprattutto nell'estate.
Tra gli appuntamenti in programma è previsto un convegno a luglio, numerosi eventi di degustazioni sparsi sul territorio e anche l'inaugurazione di un monumento dedicato al Verdicchio.
Attualmente il Verdicchio di Matelica conta oltre 300 ettari coltivati nell'Alta Vallesina, con una produzione che nel 2015 ha raggiunto quasi 2,5 milioni di bottiglie.
Una vino che sta riscuotendo un successo di pubblico crescente, soprattutto per le bottiglie di maggior pregio, come il Verdicchio di Matelica riserva Docg, che ha visto triplicata la sua produzione dal 2011 al 2015.