Secondo l'assessore si tratta di “una decisione niente affatto scontata alla luce del difficile scenario internazionale; ora che la situazione è mutata il mio auspicio - continua Caselli - è che tutti gli attori della filiera facciano il possibile perché l’attività si mantenga nel tempo e si possa conservare una produzione, quella bieticolo-saccarifera, che ha un’importanza strategica per l’agricoltura dell’Emilia-Romagna non solo in termini economici, ma anche per gli effetti positivi sulla fertilità del terreno, sull’ambiente e sulle altre colture nell’ambito di corrette rotazioni colturali”.
“La Regione - conclude l’assessore - non mancherà di garantire il proprio sostegno alla filiera, perché sono convinta che occorre fare il possibile per salvaguardare la bieticoltura nei nostri bacini agricoli e per mantenere in Italia una quota di produzione di zucchero. Non solo per non dipendere completamente dall’estero per un materia prima comunque fondamentale ma anche, in prospettiva, per le opportunità di valorizzazione che potrebbero cogliere diverse filiere a valle del prodotto. Infine guardiamo con grande interesse ai progetti innovativi che ha in cantiere il Gruppo Maccaferri che, tra l’altro, potrebbero creare nuovi interessanti sbocchi di mercato alle produzioni regionali”.
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Fonte: Regione Emilia-Romagna