“Questi dati, forniti dalla nostra Direzione sistema statistico e benchè provvisori, confermano e consolidano il primato economico dell’enologia veneta – commenta l’assessore regionale all’Agricoltura Franco Manzato – Un fatto che vorrà pure dire qualcosa nel mercato mondiale del vino, dove la concorrenza è apertissima e dove siamo la prima Regione produttrice del primo Paese produttore del pianeta. Questo vale per quanto riguarda il rapporto prezzo/qualità dei nostri vini, il loro reale apprezzamento al consumo, la capacità di innovazione e di qualità che il sistema produttivo ha “iniettato” nel comparto a tutti i livelli fino alla bottiglia che arriva in tavola. E vale anche sul piano delle strategie condivise e della gestione, in una realtà complessa e anche frammentata, dove la superficie media a vigneto per azienda è di circa 2 ettari. L’unica cosa che possiamo invidiare ad altre realtà è la relativamente scarsa nomea che le produzioni venete hanno nelle classifiche nazionali e internazionali delle riviste e dei gourmet. Ma ci “accontentiamo” di fare reddito e di essere apprezzati”.
Tra i leader dell’export italiano di vino, in valore, si collocano i vini piemontesi (18,9 per cento del totale nazionale nei mesi da gennaio a settembre 2013); quelli toscani (15 per cento) e quelli del Trentino Alto Adige (9,6), mentre sono cresciute percentualmente più del veneto, rispetto allo scorso anno, Emilia Romagna (+16%), Abruzzo (+12%) e Campania (+12%).
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Fonte: Regione Veneto