"Un atto doveroso e indispensabile". Così la Cia commenta il provvedimento che dovrebbe essere contenuto nel decreto Milleproroghe, con il quale si prevede il rinvio fino a fine 2012 del termine per effettuare la variazione catastale dei fabbricati rurali.
Senza tale proroga - ribadisce la Cia - tantissimi agricoltori vedrebbero sfumare la possibilità di regolarizzare i propri fabbricati rurali nelle categorie A/6R per gli abitativi e D/10 per gli strumentali.

L’approvazione nel Milleproroghe eviterebbe il contenzioso con molti Comuni che si stanno preparando per dare battaglia sull'Ici degli ultimi 5 anni.  Con la manovra economica modificata in Parlamento, infatti, si era venuta a creare una situazione paradossale, aggravata - sottolinea la Cia - dal fatto che il testo originario rimandava al 31 marzo 2012 il termine per la regolarizzazione di questi fabbricati.

"Ora bisogna però intervenire sull’Imu e sugli aumenti degli estimi castali sui terreni agricoli", rimarca l'organizzazione.

 

Conferenza stampa di fine anno: sacrifici, sviluppo e semplificazione

Un richiesta - quella sull'Imu - ormai pressante per il ministro che in questi giorni, ad un mese dalla sua nomina, ha incontrato stampa, rappresentati delle Regioni e delle principali associazioni di categoria. Nel primo di questi incontri, Catania ha illustrato quanto già dichiarato in Parlamento circa le prossime azioni di governo in ambito agricolo, tracciando un consuntivo dell’attività svolta in ambito europeo, alla luce dell’ultimo Consiglio dei ministri dell’Agricoltura.

"La manovra finanziaria ha toccato il comparto con sacrifici importanti - ha detto Catania durante la conferenza stampa -. Si tratta dii un sacrificio richiesto a tutta la nazione". "La mia azione - ha poi spiegato - è focalizzata sull'obiettivo particolarmente importante della fiscalita' immobiliare" al fine di differenziare la posizione dei proprietari reali e quelli che sono proprietari ma anche conduttori".

Poi verrà il tempo della seconda fase: ovvero, della crescita e dello sviluppo. E poi la semplificazione, tema
molto sentito dalle imprese agricole, in sostanza "semplificare le normative e le procedure che si applicano alle imprese".  E' in cantiere un provvedimento sulla semplificazione della normativa agricola. “Si tratta di coordinare il lavoro già ben avanzato in commissione agricoltura del Senato", ha precisato il ministro che ha quindi proseguito affrontando la discussa norma sulla dismissione dei terreni demaniali.

Per quanto riguarda l'Imu (Imposta municipale unica), ci sarà una differenziazione tra l'Imu sulle proprietà di chi svolge l'attività di imprenditore agricolo e di chi è mero proprietario senza esercitare l'attività. E, quindi, "chi coltiva la terra pagherà meno rispetto a chi è proprietario di terre che non coltiva", ha detto il ministro. "Rispetto ad una originaria stesura della Manovra abbiamo un testo in cui a costo zero abbiamo un moltiplicatore a 130 per chi è solo proprietario ma non è imprenditore agricolo, e un moltiplicatore di 110 per chi è, oltre che proprietario, anche coltivatore diretto o imprenditore agricolo".

Pac

Catania si è poi deltto "preoccupato" per la riforma della Pac: non tanto per l'attuale quadro politico, quanto "perché la proposta della Commissione Ue solo in parte risponde alle esigenze delle aziende agricole". "La Commissione europea - ha spiegato - ci propone una distribuzione a pioggia del sostegno che finisce per favorire la proprietà fondiaria rispetto alle imprese agricole".

Portare in primo piano le posizioni italiane allontanando la visione dell'agricoltura quale settore residuale e assistito, i punti sui quali ha focalizzato l'attenzione Catania. “Nel governo Monti, l'agricoltura gode di alta considerazione – ha affermato - nella stessa misura che si ha per tutte le attività produttive”. In conclusione d'incontro, è stato presentato il volume 'Codice delle indicazioni geografiche', curato dall'ormai ex capo di gabinetto Antonello Colosimo e da Pier Maria Saccani. Il volume raccoglie la normativa nazionale relativa ai prodotti Dop e Igp.

 

Incontro con le Regioni e le organizzazioni agricole

Unità operativa e d'intenti è quanto richiesto dal Ministro durante l'incontro del 19 dicembre con gli assessori regionali all'Agricoltura guidati dal coordinatore Dario Stefano.

Il Ministro ha insistito su una serie di tematiche relative al comparto agroalimentare e della pesca; le Regioni si sono quindi dimostrate aperte ad un confronto con il Ministero in un'ottica di sviluppo e di rilancio del comparto agro-alimentare.

L'incontro con le organizzazioni, infine, avvenuto martedì 20 in vista delle proposte di governo per la crescita e lo sviluppo del comparto agro-alimentare, ha avuto – spiega Catania – esito positivo. “Lavoreremo con le confederazioni su proposte specifiche – ha dichiarato - sulla semplificazione e sulla competitività del settore primario”.

Nel corso dell'incontro, cui hanno preso parte esponenti di Cia, Coldiretti, Confagricoltura e Copagri, è stato affrontato anche l'impatto sul mondo agricolo della Manovra in discussione in questi giorni Parlamento. Critiche sono giunte dal presidente di Confeuro Rocco Tiso; “il signor Ministro - ha lamentato Tiso - riceve isempre le stesse facce; per noi - ha quindi concluso - non riesce a trovare l'attimo giusto".