Roma, 22 settembre 2011. Questa la data in testa alla circolare interpretativa n°6/2011 emanata dall'Agenzia del territorio, Direzione centrale catasto e cartografia. Su di essa non compare alcuna dicitura 'urgente'.

Eppure, tratta delle nuove disposizioni di cui all'articolo 7, commi 2-bis, 2-ter e 2-quater del Decreto legge 70 del 13 maggio 2011 convertito nella legge 106 del 12 luglio 2011, che lasciano appena una manciata di giorni 'ai soggetti interessati' per presentare all'Agenzia del Territorio la domanda di variazione della categoria catastale dei propri immobili così da vederne riconosciuta la ruralità.

 

Ma andiamo con ordine

E' del 12 luglio, come detto, la conversione in legge del Decreto 70/2011 che però ha rimandato all'emanazione di un decreto del ministro dell'Economia e delle finanze le modalità applicative e la documentazione utili a presentare la domanda.

Tale decreto ha visto la luce solo il 14 settembre scorso e la sua pubblicazione è avvenuta sulla Gazzetta ufficiale del 21 settembre, ovvero, solo 9 giorni prima della dead line per la presentazione della documentazione stabilita nel Decreto Sviluppo di luglio.

Contando sull'aiuto delle associazioni di categoria, la circolare 6/2011 spiega come essendo state, con le nuove disposizioni, ridefinite le modalità di censimento in Catasto dei fabbricati ritenuti adempienti ai criteri di ruralità, e “stante l'imminente scadenza del suddetto termine, questa Agenzia ha ritenuto opportuno sensibilizzare sul tema anche le associazioni di categoria degli agricoltori...affinché forniscano ogni utile supporto agli imprenditori agricoli”.

 

Cosa ne pensano le associazioni?

Naturalmente, la prima obiezione riguarda le tempistiche. E' tardi, spiegano.

Solo in prossimità della scadenza, nonostante le ripetute sollecitazioni espresse da tutto il mondo agricolo” sostiene Cia, “si ha la possibilità di operare, quando, già dal 13 luglio il provvedimento poteva essere emanato”.

Si chiede l’impossibile a tutti coloro che vogliono rispettare la norma” è stato il commento di Enrico Chiesa, presidente di Confagricoltura Piacenza. “La documentazione richiesta è piuttosto complessa” spiega, “e permangono ancora diversi dubbi interpretativi sui requisiti occorrenti al mantenimento della ruralità dei fabbricati”.
Occorre, fa sapere Chiesa, “una ragionevole proroga di almeno di sei mesi. Per questo in queste ore ci stiamo appellando a tutte le forze politiche, mediante un’azione capillare e collettiva a tutti i livelli, affinché la nostra richiesta vada a buon fine”.

Per il momento, pur rimanendo valida la data del 30 settembre, lascia ben sperare la risoluzione approvata all'unanimità dalla Commissione Agricoltura del Senato che impegna il governo ad allungare i tempi per la presentazione della domande.

Da segnalare anche il riferimento presente nel Comunicato dell’Agenzia, alla possibilità di 'prenotarsi' telematicamente entro il 30 settembre, così da avere ulteriori 15 giorni per la trasmissione della documentazione.