Adesso c'è anche il cetriolo che uccide. Manna dal cielo per i giornali che di allarmi veri e presunti riempiono le pagine e dannazione per chi di ortaggi ci campa. Ed è subito corsa a chi la spara più grossa. Incuranti di imprecisioni e cantonate, i quotidiani sembrano fare a gara a chi strilla più forte. Arrivano così i virus (ma pare sia un batterio, il Coli), le epidemie (ma non si tratta di una malattia infettiva) e via di questo passo, mentre scienza e ricercatori stanno in silenzio o quando parlano non dicono (o non sono ascoltati) una parola risolutiva, capace di spazzare dubbi e preoccupazioni. Accade così ogni volta che c’è un allarme alimentare, ma è difficile farci l'abitudine. Ma ecco cosa si è letto sui quotidiani in questi giorni a proposito di cetrioli & C. Iniziamo dal “Giorno” del 29 maggio che fa un resoconto delle morti attribuite al consumo di cetrioli in Germania. Il “Corriere della Sera” del 30 maggio non è da meno e tanto per spaventare un po' di più afferma che ci sono “contagi” (ma il contagio non c'entra nulla) in tutta Europa. Non scherza nemmeno il “Giornale” che nello stesso giorno attribuisce ad un virus gli episodi segnalati. Di panico in Europa parla “Il Mattino” ed è psicosi da contagio anche per “L'Unità”. Si continua il 31 maggio con “Il Messaggero” che aggiorna i lettori sui decessi che sarebbero saliti a 14. E visto che in Italia l'allarme ancora non c'è stato, “La Stampa” del 31 maggio avverte che 700 chili di cetrioli italiani sono stati sottoposti a controlli. Poi nessuno si prende la fatica di spiegare che si tratta di una partita modestissima e che i controlli hanno dato esito negativo. Intanto il danno è fatto ed è ancora “La Stampa” che il giorno seguente fa il conto delle conseguenze per le esportazioni italiane, anche se le cifre riportate hanno forse confuso i miliardi con i milioni (di euro). Con il primo giugno si fa strada il dubbio, scrive “Il Messaggero”, che i cetrioli siano innocenti. Curioso l'articolo che sul “Corriere della Sera” del 31 maggio racconta di un “anticorpo” in grado di guarire chi incappa nel cetriolo killer. E tornano alla mente i miliardi spesi per i farmaci antivirali e vaccini contro un'inesistente influenza aviare. Una “follia” che speriamo non si ripeta con “l'anticorpo anti-cetriolo”. Se c'è da allarmarsi, che sia almeno un allarme serio...
Allarme kiwi
E' allarme vero quello che continua ad imperversare nelle coltivazioni di actinidia alle prese con la batteriosi. Se ne parla su “Italia Oggi” del 28 maggio a proposito dell'intervento del presidente di Confagricoltura, Mario Guidi, che chiede di incentivare la ricerca su questa patologia. Nello stesso giorno “La voce di Rovigo” suggerisce di fare grande attenzione ai primi sintomi, in modo da poter intervenire con prontezza ed evitare guai maggiori. Della batteriosi del kiwi si occupa il 30 maggio “Il Messaggero” che parla di allarme per i kiwi. A preoccupare i campi ci si mette anche la siccità che sta mettendo in difficoltà, scrive “Il Sole 24 Ore” del 27 maggio, le coltivazioni di cereali. Alle conseguenze del clima siccitoso “Il Piccolo” dedica un articolo dove si commenta la fioritura anticipata di vite e olivi. “Repubblica” del 31 maggio si spinge oltre con un'analisi sul futuro del clima, ipotizzando cosa potrà accadere nel 2050.
Meno burocrazia
Restando ai nostri giorni, “Italia Oggi” del 27 maggio riporta una notizia sulle semplificazioni previste per mettere in sicurezza i trattori e nello stesso giorno è ancora “Italia Oggi” che informa sulla decisione di fermare almeno per il momento le procedure esecutive. Gli agricoltori alle prese con i debiti possono forse prendersi un po' di tempo per sistemare le loro pendenze. Ancora in tema di normative, “Il Sole 24 Ore” del 31 maggio offre un aggiornamento sulle procedure per ottenere le agevolazioni previste per la piccola proprietà contadina.
Vigneti “liberi”
Si torna a parlare di vino, un po' trascurato dai media nelle ultime settimane dopo la “sbornia” di articoli prima e dopo il Vinitaly di Verona. “Italia Oggi” del 28 maggio si occupa della liberalizzazione dei vigneti della quale si discute a Bruxelles e che vede contrapporsi schieramenti di favorevoli e contrari. No all'imbroglio dei bacini, si legge sulle pagine de “L'Arena” dello stesso giorno. Ancora il 28 maggio dalle pagine de “Il Sole 24 Ore” si apprende che le esportazioni dei nostri vini verso gli Usa riprendono a correre. Curioso, infine, l'articolo pubblicato da “Italia Oggi” dove la lotta alla “cicalina” della vite sembra sia possibile facendo ricorso a particolari “vibrazioni”.
Allevamenti e dintorni
Più vino sui quotidiani e meno Parmalat, in attesa che la vicenda si concluda. Qualche accenno lo si può leggere su “La Stampa” del 27 maggio e su “Il Sole 24 Ore” del giorno seguente. Un aggiornamento arriva dal “Corriere della Sera” del 1 giugno che anticipa il ritiro della cordata italiana. Sempre in tema di latte dalle pagine di “Italia Oggi” del 28 maggio si ha la conferma che per il secondo anno consecutivo l'Italia non dovrà pagare multe essendo rimasta entro la quota produttiva stabilita dalla Ue. Sempre in difficoltà il settore suinicolo (Italia Oggi), tanto che il Consorzio del San Daniele minaccia dalle colonne di “Affari e Finanza” del 30 maggio l'uscita dal circuito Dop se non sarà data ai consorzi di tutela la possibilità di programmare le produzioni.