Il 20 marzo 2024 si è tenuto il webinar gratuito "Vigna & Olivo 12° edizione - 2° appuntamento dedicato all'olivo".
L'evento è organizzato da Associazione Vento di Maestrale, con il patrocinio di Regione Puglia - Servizio Osservatorio Fitosanitario, Ordine dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali della Provincia di Bari, Corepa, il Coordinamento Regionale Periti Agrari della Puglia, Arptra, l'Associazione Regionale Pugliese Tecnici e Ricercatori in Agricoltura, Aipp, l'Associazione Italiana per la Protezione delle Piante e di Rete Gas Puglia - Gruppi di Acquisto Solidale.
AgroNotizie® è stata media partner dell'evento.
Questo secondo appuntamento sull'olivo è stato moderato da Gianluca Chieppa, presidente dell'Arptra.
Per i saluti di benvenuto sono intervenuti Gerardo Tedesco, presidente Associazione Vento di Maestrale, Salvatore Infantino, dirigente dell'Osservatorio Fitosanitario della Regione Puglia, Ettore Zuccaro, rappresentante Corepa, Gianfranco Romanazzi, professore dell'Università Politecnica delle Marche e presidente dell'Aipp, e lo stesso Gianluca Chieppa, presidente di Arptra, che ha riportato i saluti anche del dottore Oronzo Milillo, presidente dell'Ordine dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali della Provincia di Bari, che non è potuto essere presente per impegni istituzionali.
Nella 12° edizione 2024 di Vigna & Olivo si è confermato il focus su strategie di controllo e contenimento degli insetti patogeni dell'olivo e le novità riguardanti la gestione colturale sostenibile dell'impianto.
Accademici e professionisti hanno presentato studi e prove sulle innovazioni sostenibili nel campo della nutrizione e fertilizzazione per migliorare le performance dell'olivo. La parola è poi passata alle aziende specializzate del settore, che hanno esposto le novità e promosso i loro formulati più affermati, efficaci nella gestione dei parassiti di questa coltura.
Disponibili alla fine di questo articolo tutte le presentazioni delle aziende.
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L'innovazione contro i fitofagi dell'olivo
Il primo intervento è stato di Salvatore Germinara, professore dell'Università di Foggia, dipartimento Dafne, che ha presentato le "Innovazioni sostenibili per il controllo dei principali fitofagi dell'olivo".
Ci sono circa quaranta specie di insetti dannosi per l'olivo, ma quelle più famose sono Batrocera oleae, Prays oleae, e Saissetia oleae. Inoltre, l'aumento degli scambi commerciali a livello globale sta agevolando l'arrivo di specie aliene, come è già successo per la cimice asiatica, responsabile della cascola precoce delle olive verdi.
Anche i cambiamenti climatici, con l'aumento delle emissioni di CO2 e l'innalzamento delle temperature, incidono sulle relazioni tra piante e insetti: infatti, la maggiore concentrazione di CO2 in atmosfera genera l'aumento di zuccheri nelle piante, rendendo i tessuti vegetali più appetibili per gli insetti, e riducendo così la capacità delle piante di resistere agli attacchi. L'innalzamento delle temperature favorisce l'acclimatamento delle specie aliene in nuovi territori, rendendo complicato il loro contenimento.
Nel caso specifico dell'olivo è importante tenere in considerazione anche la tecnica colturale per valutare la pericolosità di alcuni insetti comunemente dannosi. In particolare, negli oliveti super intensivi, l'attacco di insetti come margaronia (Palpita vitrealis) e oziorrinco (Otiorhynchus cribricollis) incide maggiormente perché danneggiano l'apparato fogliare di piante che hanno in partenza dimensioni ridotte. In questo tipo di impianti un loro attacco arrecherebbe danni ben più gravi rispetto a quanto farebbero negli oliveti tradizionali.
Anche per il controllo della mosca delle olive oggi si preferisce una strategia più integrata, con un sistema di controllo del fitofago che prevede diverse attività. Inizia con il monitoraggio della popolazione e si avvale come strumenti di lotta di mezzi preventivi agronomici, mezzi biologici a basso impatto (semiochimici, microbiologici, fisici, estratti, chimici inorganici) e mezzi chimici selettivi e rispettosi dell'ambiente.
Contro la tignola dell'olivo, sono in lavorazione anche sistemi di "attract and kill" in grado di generare confusione sessuale, riducendo la capacità dei maschi di individuare le femmine.
Tignola dell'olivo e confusione sessuale
L'utilizzo della confusione sessuale come metodo di difesa a basso impatto ambientale è stato poi approfondito da Antonio Guario, fitoiatra di Agrolab, che ha presentato la "Prima esperienza di controllo delle tignola dell'olivo (Prays oleae) con la confusione sessuale".
Il controllo di questo insetto patogeno è infatti difficile perché è in grado di colpire la pianta, i fiori e i frutti nelle 3 diverse generazioni: tignola fillofaga, antofaga e carpofaga.
Il metodo oggetto di questo studio prevede una serie di diffusori a rilascio attivo in formulazione aerosol posizionati nell'area dell'impianto olivicolo; questo sistema per generare confusione sessuale nell'insetto dannoso viene testato per la prima volta in Italia nell'ambito di questa ricerca su oliveti super intensivi a partire dal 2022.
Anche se i risultati finora ottenuti sono positivi, le prove sono ancora in corso. Dai primi risultati analizzati, è prevedibile che l'applicazione del metodo prolungata per più anni aumenti l'efficacia della formulazione, così come maggiore è l'estensione della superficie su cui viene installato questo sistema, maggiore sarà la sua efficacia.
Pertanto, tale metodo di difesa deve contare su un approccio aggregato dell'organizzazione territoriale, per cercare di ampliare il più possibile le aree trattate con questo stesso sistema.
L'importanza della gestione del suolo
Concetta Gentile ha poi spostato il focus su "L'importanza della gestione del suolo nella moderna olivicoltura". Sono diversi i fattori da prendere in considerazione al momento di scegliere il tipo di gestione del suolo e le tecniche colturali da adottare nell'oliveto. L'area pedoclimatica in cui si trova l'impianto, la sua tipologia ed età, la disponibilità di acqua nell'area.
Inerbimento o suolo nudo? Qualsiasi sia il tipo di gestione del suolo che si sceglie bisogna cercare di non alterare il profilo pedologico di quel suolo, secondo un approccio conservativo.
L'inerbimento può essere naturale, avvalendosi della flora spontanea, oppure controllato, scegliendo le specie desiderate; può avere diversa durata, quindi essere temporaneo con specie da sovescio, oppure permanente; estendersi sull'intera superficie dell'impianto, oppure coprire solo l'interfila.
Alcune specie particolarmente indicate per l'inerbimento sono le leguminose, in grado di arricchire il suolo in azoto, come trifoglio, veccia, favino, sulla, erba medica. In particolare, trifoglio sotterraneo ed erba medica polimorfa sono specie autoriseminanti, cioè pur avendo un ciclo annuale riescono a maturare un seme e rilasciarlo prima del loro disseccamento.
In generale, i benefici derivanti dalla pratica di inerbimento sono un miglioramento della struttura del suolo, che favorisce lo sviluppo radicale e un maggiore contenuto di sostanza organica, l'aumento della capacità di ritenzione idrica del suolo, e quindi la riduzione dei fenomeni di lisciviazione ed erosione.
L'inerbimento totale è consigliato in zone geografiche piovose, o con disponibilità di irrigazione, e in impianti già adulti, per evitare competizione idrica tra le giovani piante. Inoltre, non è idoneo a impianti di giovane età, se non limitato all'interfila, per la stessa ragione.
Invece, una pratica molto efficace negli oliveti giovani è la pacciamatura, che ottimizza l'acqua a disposizione delle piante, schermando ad esempio il sistema di subirrigazione dall'esposizione solare ed evitando così l'evaporazione.
La parola alle aziende: tutte le novità in materia di fertilizzazione e difesa
"Fisioattivatori speciali, per produzioni di quantità e qualità" di Sipcam.
"Strategia di nutrizione sostenibile dell'olivo" di Manica.
"Difesa Olivo: specialità Gowan 2024" di Gowan.
"Nuove proposte e conferme per la difesa dell'olivo" di Nufarm.
"Mister P - nuovo impiego del feromone sessuale in formulazione aerosol per la confusione sessuale di Prays oleae" di BIOGARD®.
"Thiopron: formulazione innovativa multi sito ad ampio spettro d'azione" di Upl.
"Olivo: linea difesa e diserbo" di Corteva Agriscience.
"Soluzioni per la difesa dell'olivo" di Bayer cropscience.
"Biomagnet Oro, l'ultima innovazione per il controllo della mosca dell'olivo" di Suterra.
"Exirel® Bait & Spotlight® Plus per la difesa e il diserbo dell'olivo" di FMC.
"Atonik: meccanismo di successo" di Diachem.
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