Controllare le erbe infestanti in campo diventa fondamentale se si vuole evitare di compromettere la redditività della coltura, e per snellire le pratiche colturali ed evitare lavorazioni ripetute, il metodo più efficace è il diserbo chimico. Per fare questo è importante, però, tenere conto del fenomeno delle resistenze. L'uso reiterato di erbicidi con il medesimo meccanismo d'azione può, infatti, portare alla selezione di malerbe resistenti e ridurre quindi l'efficacia del prodotto.
Per evitare o contrastare questo fenomeno si deve procedere alternando principi attivi con diverso meccanismo d'azione e prediligendo interventi di pre o post emergenza precoce, aumentando di fatto il numero di soluzioni disponibili.
Il diserbo di pre e post emergenza precoce, oltre a rispondere in parte alle problematiche delle resistenze, ha altri 2 importanti vantaggi:
- eliminazione della competizione iniziale con le infestanti, e conseguente massimizzazione del potenziale produttivo della coltura;
- limitazione dello sviluppo di infestanti di sostituzione di non facile controllo in post emergenza, quali ad esempio le differenti specie di Veronica, Viola arvensis e Fumaria officinalis.
A questo proposito Adama propone l'erbicida Stopper P, per il diserbo di pre e post emergenza precoce dei cereali.
Come funziona Stopper P?
Si tratta di un prodotto formulato in sospensione concentrata (Sc), a base di diflufenican, che inibisce la sintesi dei carotenoidi perturbando indirettamente l'attività fotosintetica, e pendimetalin, che ostacola la formazione dei microtubuli del fuso mitotico, impedendo la divisione cellulare e l'accrescimento delle infestanti.
(Fonte: Adama)
Il suo più grande vantaggio è quello quindi di combinare 2 principi attivi con diverso meccanismo d'azione. In questo modo oltre a prevenire il fenomeno delle resistenze, garantisce anche l'ottimale controllo delle infestanti resistenti agli Als "fop" e "dim".
Stopper P può essere applicato sia in pre che in post emergenza precoce per il controllo delle infestanti graminacee e dicotiledoni del frumento tenero e duro, orzo, segale e triticale.
Quando applicato in post emergenza il prodotto viene assorbito dalle foglie e trasferito rapidamente agli apici meristematici, le foglie imbianchiscono e pian piano diventano rosso violacee fino a devitalizzarsi completamente.
I cereali trattati, invece, non presentano sintomi di fitotossicità: Stopper P, infatti, si è sempre rivelato selettivo per le colture utilizzando i dosaggi autorizzati (1,5-2,5 litri ad ettaro).
Stopper P possiede anche un ampio spettro d'azione: è in grado di controllare efficacemente sia dicotiledoni come Papaver rhoeas, Matricaria chamomilla, Stellaria media, Viola spp., Veronica spp., Sinapis sp., Polygonum aviculare e Polygonum persicaria, che graminacee come Poa Trivialis, Poa annua, Apera spica-venti, Alopecurus myosuroides e Lolium sp..
In sintesi, le caratteristiche principali di Stopper P sono:
- flessibilità di impiego, da pre emergenza fino ad inizio accestimento;
- autorizzazione per molteplici coltivazioni, quali frumento tenero, frumento duro, orzo, segale e triticale;
- non presenta nessun problema di selettività varietale;
- ottima efficacia nei confronti di popolazioni di papavero resistenti agli Als;
- ottima efficacia nei confronti di veroniche, fumaria e viola;
- ideale per la gestione di graminacee resistenti come Alopecurus spp. e Lolium spp..
Stopper P va applicato su terreno finemente lavorato (senza zolle) e livellato, al fine di evitare possibili ristagni idrici che possano originare fenomeni di fitotossicità. La semina deve essere eseguita ad una profondità regolare, senza lasciare seme scoperto in superficie. Al fine di ottenere un buon esito del trattamento, è opportuno che si verifichino eventi piovosi entro qualche settimana dall'applicazione.
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Fonte: Adama