Le aziende vitivinicole hanno due anime, una di campo e una di cantina. E il successo si ottiene solo quando queste si parlano e lavorano assieme per produrre vini di qualità. Agrigenius Vite è il servizio digitale di BASF pensato per fornire dati e informazioni utili ad ottimizzare la gestione del vigneto, soprattutto sul fronte della difesa. Ma è di grande aiuto anche in cantina, per capire come sta andando l’annata e avere uno storico delle diverse campagne, sia dal punto di vista agronomico che di qualità delle uve.

Quelli che possono sembrare concetti astratti e distanti dalla realtà di campo sono invece la quotidianità per Nicolò Giuliani, enologo di Pico Maccario, Azienda vitivinicola fondata nel 1997 su iniziativa di due fratelli, Pico e Vitaliano Maccario, che hanno investito in alcuni terreni di famiglia e da lì sono partiti per creare una realtà di successo che oggi produce circa 800mila bottiglie di vino all'anno, la metà delle quali vendute all'estero.

"Fin dal principio Pico e Vitaliano Maccario hanno creduto nell’innovazione e hanno investito sia in vigna che in cantina per sfruttare le migliori tecnologie disponibili sul mercato", ci racconta Nicolò Giuliani, che incontriamo in una giornata di neve presso l’azienda a Mombaruzzo, in provincia di Asti.

"Siamo stati tra i primi a dotarci di una vendemmiatrice meccanica nel 2005 e nel 2012 abbiamo acquistato un modello per la vendemmia selettiva, eseguita sulla base delle mappe di vigore. Un approccio innovativo che ci ha permesso di innalzare ancora di più la qualità dei vini. L'innovazione è un tratto distintivo della Pico Maccario e per questo ci siamo avvicinati con interesse  alla soluzione Agrigenius Vite".

 

 

Un occhio digitale sul vigneto

Agrigenius Vite è un Sistema di Supporto alle Decisioni (Dss) che sfrutta i dati raccolti in campo per alimentare dei modelli previsionali in grado di fornire una valutazione molto precisa e affidabile del rischio fitosanitario in vigneto. In altre parole l'agronomo può visualizzare informazioni e dati, con un differente livello di dettaglio, e sapere quanto è concreto il rischio che nel vigneto si sviluppino infezioni fungine, ad esempio di peronospora, oidio, botrite e black rot, oppure insetti dannosi, come tignoletta, planococco e scafoideo.

"Ogni mattina io e l'agronomo Gianluigi Veggi siamo soliti fare il punto davanti ad un caffè e pianifichiamo le attività della giornata. Ed è la prassi consultare Agrigenius Vite per vedere se ci sono degli alert a livello fitosanitario", racconta Giuliani.

Il sistema offre differenti livelli di informazione. Nella sua versione più semplice l'agricoltore o il tecnico possono consultare un cruscotto con degli indicatori che riportato il rischio fitosanitario riferito alle principali patologie.

Mentre per gli utenti un po' più esperti è anche possibile consultare dati puntuali e grafici, nonché caricare informazioni, ad esempio per quanto riguarda i trattamenti effettuati, utili poi per calcolare il livello di protezione e compilare i documenti necessari a fini regolatori.

 

Nicolò Giuliani, enologo di Pico Maccario
Nicolò Giuliani, enologo di Pico Maccario

 

Agrigenius Vite, un genio in cantina

Agrigenius Vite è un sistema semplice da usare e utilissimo in vigna, ma che può dare una mano anche in cantina. "Guardando i dati disponibili posso avere un'idea di come sta procedendo l'annata e della qualità dell'uva sui tralci. Quindi posso concordare insieme all'agronomo degli interventi, ad esempio a livello di potatura verde o di concimazione, per allineare le uve agli obiettivi aziendali", sottolinea Giuliani.

Finita la campagna e messo al sicuro il vino nelle bottiglie l'enologo può dedicarsi ad uno studio più approfondito dei dati, che metta in relazione la gestione del vigneto durante l'anno, l'andamento climatico e la qualità delle uve portate in cantina.

 

Una delle schermate di Agrigenius Vite
Una delle schermate di Agrigenius Vite

 

"Le scelte agronomiche e l'andamento del meteo influenzano la qualità delle uve anno dopo anno. Grazie ad Agrigenius Vite quelle che sono solo intuizioni di campo, basate su osservazioni empiriche, diventano nozioni con solide basi. E costituiscono il punto di partenza per prendere decisioni maggiormente consapevoli in vigna e raggiungere con più facilità gli obiettivi enologici di cantina", conclude Giuliani.

Agrigenius Vite è uno strumento di agricoltura 4.0 che non ha l'obiettivo di sostituirsi all'esperienza dell'agricoltore nella gestione del vigneto o della cantina, ma è un occhio digitale in più. Uno strumento che fornisce informazioni utili a prendere decisioni più consapevoli anno dopo anno. Un genio a cui chiedere consiglio per rendere l’azienda vitivinicola ancora più produttiva e sostenibile.