Dow AgroSciences è una società all’avanguardia nel settore agrochimico, non vi è dubbio. E’ anche una società peculiare nel modo di porsi e nella comunicazione. Commercialmente conta su di un organico snello ed efficiente, come pure possiede un catalogo da sempre invidiato da molti per la sua completezza e per alcune specialità che lasciano il segno nei rispettivi segmenti di mercato: Viper e Clincher nelle risaie; Ariane II e Starane Gold nei diserbi cereali e del mais; Arius sulla vite. Marchi storici come Reldan 22, Dursban, Karathane (oggi Star) hanno steso per anni orde d’insetti e stoppato l’oidio della vite prima ancora che mettesse le spore fuori dalle gemme. E che dire di Laser? A base di spinosad, ha portato nel panorama fitosanitario un prodotto che è partito come “pesticida” ed è finito col dimostrarsi e qualificarsi addirittura come “Bio”, essendo di estrazione naturale.
Nel 2010 arrivano a catalogo alcune novità di spessore: Curit Trio, Impact 250 SC e Turibel. Il primo è un antiperonosporico a tre vie composto da iprovalicarb, fosetil alluminio e mancozeb: un mix di sostanze attive ad azione complementare e dall’affidabilità assoluta. Impact 250 SC, a base di flutriafol, si propone invece contro il Brusone del riso e la ticchiolatura delle pomace. Infine, Turibel: a base di Bacillus thuringensi varietà kurstaki, completa il portfolio insetticidi Dow soprattutto nel settore dl biologico.