La Bolla (Taphrina deformans) è la prima importante avversità fungina che la coltura del pesco deve fronteggiare al momento della ripresa vegetativa.
Già alla rottura delle gemme, in condizioni di temperatura di 7-8 gradi e di bagnatura prolungata, il patogeno è in grado di infettare i tessuti vegetali neoformati, producendo a carico delle foglie danni caratteristici quali la colorazione rossastra e la forma bollosa della lamina fogliare.
In seguito il patogeno può infettare anche i frutti, danneggiandoli gravemente.
La strategia di difesa necessita di interventi tempestivi all'instaurarsi delle condizioni che predispongono la malattia, ma deve comunque tenere in considerazione la possibilità di abbassare l'inoculo iniziale del patogeno effettuando idonei trattamenti, cosiddetti "al bruno", sia al momento della caduta delle foglie, in autunno, sia durante la fase di rottura gemme, in primavera.
Bayer CropScience è da sempre leader in frutticoltura grazie a linee di prodotti efficaci ed utilizzabili secondo i migliori criteri agronomici.
Relativamente ai trattamenti "al bruno", la proposta più efficace è rappresentata da Proclaim Combi (bitertanolo 8%, dodina 16%, formulato in polvere bagnabile) alla dose di 250-300 g/hl oppure, in alternativa, Pomarsol Z-WG (ziram 81%) o Pomarsol 50 WG (thiram 49%) alle dosi di 400 g/hl e 600-700 g/hl rispettivamente.
Durante il rigoglio vegetativo, dalla fase fenologica della "scamiciatura" a quella di "accrescimento frutti", si possono effettuare applicazioni con Proclaim Combi alla dose di 250 g/hl oppure di Pomarsol 50 WG alla dose di 300 g/hl.
Parallelamente al controllo della Bolla, le applicazioni anticrittogamiche forniscono protezione per la coltura anche da malattie quali corineo e cancri rameali.
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Fonte: Agronotizie