La visibilità aziendale passata attraverso la partecipazione agli eventi di settore, al costumer care ma anche all'assistenza alla rete di vendita, alla formazione, ma soprattutto all'immissione continua e costante di novità sul mercato per una gamma sempre più completa, è quanto rientra nel bilancio di fine anno del gruppo CNH e in particolare di New Holland Agricolture.
Un bliancio positivo, ha spiegato Nazareno Misuri Marketing & communication manager di CNH nel corso della conferenza stampa del 18 dicembre scorso, la cui location è stata il recentemente inaugurato Museo Casa Enzo Ferrari di Modena.

Un anno, il 2012, che va a concludere il riassetto societario iniziato nel 2011 con lo scorporamento dal gruppo Fiat di Fiat Industrial, attraverso la creazione - è di questi giorni la notizia -, della NewCo di diritto svedese nella quale sono confluite CNH macchine per l'agricoltura e costruzioni, Fpt Industrial attività powertrain e Iveco veicoli industriali
Al vertice della piramide societaria Sergio Marchionne, cui fa seguito Richard Tobin, Ceo e Regional chief operating officiers per Stati Uniti, Canada e Messico.
Dell'area europea e quindi anche dell'Italia, se ne occuperanno Andreas Klauser in qualità di Regional chief operating officiers e brand leader per Case IH agricolture equipment e Franco Fusignani brand leader di New Holland equipment.
"Si tratta  di un management - assicura Marco Mazzaferri Business Director CNH -, proveniente dal mondo agricolo con elevate e adeguate competenze". 





Interno del recentemente innaugurato Museo Casa Ferrari.
La mostra in corso è intitolata 'le grandi sfide Ferrari-Maserati'. (Foto © Michela Lugli)


 

Numeri sotto l'albero

Dal bilancio di fine anno fatto da Mazzaferri, Fiat Industrial si posiziona - dati 2011 - al terzo posto nel settore industriale con 24.3 miliardi di euro di ricavi di cui 3,2 generati da Fpt Industrial9,6 da Iveco e quasi 14 da CNH, trainata dal settore agricoltura nel quale è seconda al mondo.
Le proiezioni per l'anno in corso sono di chiara crescita in quanto a ricavi e utili per CNH, di crescita ma meno spiccata per Fpt Industrial e di leggera flessione per Iveco.

Un'analisi per area con dati 2011, assegna all'Italia una fetta del fatturato di Fiat Industrial pari al 10,2 per cento del totale. All'Europa spetta il 32,8 per cento, si posiziona al 25 per cento il fatturato in nord America mentre quello del sud America è fermo al 17 per cento. Secondo le proiezioni del managment, in futuro saranno i mercati emergenti a segnare un trend positivo delle vendite.


I numeri di New Holland per l'agricoltura

In leggero calo i volumi per i trattori che passano da 4.871 nel 2011 ad un quantitativo previsto di 4.233 per il 2012 a dire una contrazione del 13,1 per cento e un calo di 5 punti percentali del fatturato.
"Una contrazione quella dei trattori che - sottolinea Mazzaferri -, risulta essere contenuta sul mercato Italia in forte contrazione che, dopo molti anni, difficilmente raggiungerà il risultato delle ventimila unità.
Il 2013 - ha proseguito -, sarà un anno di stabilità, caratterizzato da una certa ripresa nel secondo semestre in virtù dei buonissimi prezzi del mercato agricolo ma i cui risultati saranno in linea con quelli dell'anno in corso".

Buona la penetrazione del mercato che andando al 25,3 per cento cresce di due punti e porta la quota di mercato a raggiungere l'obiettivo dei 25 punti percentuali. "Ora dobbiamo raggiungere il 30 per cento, un risultato possibile grazie al livello di tecnologia raggiunto e all'introduzione delle nuove trasmissioni a variazione continua che ci stanno dando grandi soddisfazioni soprattutto nelle macchine di alta potenza" ha dichiarato Mazzaferri. 

Per le macchine da raccolta i volumi sono stabili, 112 le macchine vendute nel 2011 e 111 quelle dell'anno in corso;per le trince invece i risultati non sono buoni. "Puntiamo molto sulla nuova gamma Fr presentata Zedelgem in Belgio ed equipaggiata con motorizzazioni Tier 4, che riteniamo possa darci grandi soddisfazioni; dobbiamo solo farla conoscere" ha spiegato il Business director.

Anche per le Big Baler i volumi scendono passando da 43 a 34 unità e perdendo il 21 per cento sul 2011. Anche in questo caso le speranze sono riposte nelle potenzialità della nuova gamma che dovrebbe riportare le vendite al di sopra della soglia delle 40 unità. 
In controtendenza, infine, il segmento delle vendemmiatrici che segna un risultato in crescita di 33 punti percentuali su volumi comunque contenuti, 12 unità nel 2011 e 16 nell'anno in corso.


Innovazione di prodotto

Alle spalle dell'innovazione di prodotto deve esserci un costante lavoro in ricerca e sviluppo. Per questo il gruppo vi ha investito nel 2011 un importo pari a 740 milioni di euro, quota che per l'anno in corso crescerà di 12 punti percentuali.
Per quanto riguarda le novità, oltre ai 'lavori in corso' più di lungo termine come il trattore a idrogeno di cui si è lungamente parlato e per il quale New Holland assicura di non aver abbandonato il progetto, vi è anche un motore a metano di cui è stato presentato per ora un prototipo ma che arriverà a breve, probabilmente a settembre, in livrea blu.

Partendo dalla considerazione che il 75 per cento del mercato italiano dei trattori New Holland è rappresentato dalle potenze inferiori ai 100 cavalli, Misuri conferma un'attenzione particolare della casa costruttrice alle medie potenze come nuove gamme presentate all'Eima: T5 con il T5 Elettro Command, TD5 e T4.
Novità anche tra gli speciali con i nuovi T3F, TI3 e TI4 isodiametrici che, grazie al recente accordo commerciale sancito con Goldoni, aprono un nuovo segmento di mercato a New Holland.

Al Sima di Parigi dal 24 al 28 febbraio, vedremo i nuovi T8 a variazione continua ma il management New Holland promette novità anche per i segmenti di potenze inferiori e l'introduzione di trasmissioni che ci dicono essere, innovative.