L'Oiv ha presentato le prime stime sulla produzione mondiale di vino nel 2021. Lo scenario, dal punto di vista prettamente quantitativo, è negativo, con una prospettiva produttiva ridotta, simile al livello di produzione del 2017. Se i dati troveranno conferma nella realtà dei fatti, si tratterebbe così del terzo anno consecutivo di un livello di produzione inferiore alla media. Il quantitativo minore è dato in particolare dalle gelate primaverili tardive e dalle condizioni meteo nel complesso sfavorevoli.

I tre Paesi leader per la produzione in Europa, ovvero Italia, Francia e Spagna, sommano in totale 22 milioni di ettolitri in meno rispetto al 2020. In controtendenza in Europa risultano Germania, Portogallo, Romania e Ungheria. A livello extra Ue le prime indicazioni dagli Stati Uniti parlano di un volume di produzione appena superiore a quello 2020. Buone prospettive dall'emisfero australe, con produzioni record in Sudamerica, Sudafrica e Australia. Nel complesso, secondo le stime dell'Oiv, la produzione mondiale di vino 2021 è stimata in un intervallo fra i 247,1 e i 253,5 milioni di ettolitri, ovvero 250,3 milioni di ettolitri considerando la linea mediana, con una contrazione del 4% rispetto al 2020 e del 7% rispetto alla media ventennale.

Focalizzando l'attenzione sulle prospettive nell'Unione Europea, la produzione è stimata intorno ai 145 milioni di ettolitri (-21 milioni di ettolitri rispetto al 2020, -13%). A confermarsi leader mondiale produttivo c'è l'Italia con 44,5 milioni di ettolitri (-9%), mentre segue la Spagna con 35 milioni di ettolitri (-14%). Appena sotto c'è la Francia, che con 34,2 milioni di ettolitri, è stato il paese più in sofferenza per le forti gelate di aprile. Bene le stime da Germania (8,8 milioni di ettolitri, +4%), Portogallo (6,5 milioni hl, +1%), Romania (5,3 milioni, +37%) e Ungheria (3,1 milioni +6%).

Fuori Europa buone prospettive come anticipato arrivano dagli Usa, con un netto +6% di produzione rispetto al 2020, raggiungendo così 24,1 milioni di ettolitri. Ci si aspetta un boom produttivo in Sudamerica. Il Cile, maggiore produttore dell'area, registrerebbe un +30% rispetto al 2020, con 13,4 milioni di ettolitri prodotti, seguita dall'Argentina (12,5 milioni di ettolitri, +16%). Ma il record di crescita è del Brasile (+60% rispetto al 2020, 3,6 milioni di ettolitri prodotti). Ottimi risultati anche dall'Australia, con 14,2 milioni di ettolitri prospettati (+30%), e dal Sudafrica, che cresce leggermente rispetto al dato 2020, con 10,6 milioni di ettolitri (+2%).