In particolare, in Sardegna e Campania il 10 aprile, i rispettivi assessori all'Agricoltura, Gabriella Murgia e Nicola Caputo, hanno annunciato di aver già attivato le procedure per accertare i danni ai fini della dichiarazione di stato di calamità naturale. Ed entrambi hanno annunciato che chiederanno interventi compensativi in deroga al decreto legislativo 102/2004.
Sardegna, migliaia di ettari bruciati dal gelo
La Regione Sardegna ha attivato le procedure per la segnalazione dei danni subiti dagli agricoltori a causa delle gelate che hanno interessato diverse aree della Sardegna tra il 7 e l'8 aprile scorso. "Siamo intervenuti tempestivamente - spiega l'assessora regionale all'Agricoltura, Gabriella Murgia - dopo aver ricevuto le prime segnalazioni dai sindaci dei territori colpiti da questo nuovo e grave evento climatico che ha comportato un abbassamento repentino delle temperature con pesanti contraccolpi sulle colture, soprattutto su quelle del comparto viticolo. Abbiamo quindi provveduto a incaricare l'agenzia Laore di svolgere gli accertamenti e di quantificare i danni nel più breve tempo possibile"."Siamo in stretto contatto con gli uffici del ministro Stefano Patuanelli - conclude l'esponente della Giunta Solinas - che si è reso disponibile a intervenire con ulteriori risorse statali".
La Regione Sardegna, secondo quanto riporta una nota stampa ufficiale, "potrà così chiedere al ministero delle Politiche agricole una misura in deroga alla normativa vigente, il decreto legislativo 102 del 2004, che prevede l'attuazione di interventi compensativi a sostegno delle aziende agricole colpite da calamità naturali, avversità atmosferiche e altri eventi catastrofici".
Secondo Coldiretti Sardegna "dalle prime rilevazioni effettuate dalle aziende agricole dopo le gelate intercorse tra il 7 e l'8 aprile, che hanno interessato tutto il territorio regionale con percentuali compromesse altissime, nei casi più gravi si arriva fino al 70-80%, anche se sarà nei prossimi giorni che si avrà un quadro più preciso". Le gelate di questi giorni ed, in particolare, quella dell'8 aprile hanno bruciato migliaia di ettari di colture ortive, vigneti e frutteti da Alghero fino al sassarese, in Gallura (da Olbia a Tempio), ma anche in Goceano, Baronia, Marghine, Oristanese, Medio Campidano, Sulcis, Parteolla.
Le temperature alte delle scorse settimane hanno favorito il risveglio della vegetazione che si è presentata vulnerabile a questo abbassamento delle temperature. A subire i maggiori danni, come previsto già da ieri, sono i vigneti anche se le temperature sotto lo zero hanno colpito anche ortaggi e frutteti.
Puglia, in una notte danni alle ciliegie
Una gelata notturna in Puglia tra l'8 ed il 9 aprile ha colpito duramente le campagne "Con le produzioni in molti territori letteralmente dimezzate, dalle albicocche alle pesche, dai vigneti agli ortaggi, con le ripercussioni più gravi sulle ciliegie nel barese dove sono andati in fumo tre fiori su quattro e interi campi di tulipani sono stati bruciati dal brusco abbassamento delle temperature fino a -5 gradi nel foggiano" riferisce Coldiretti Puglia, che ha effettuato un primo monitoraggio sugli effetti dell'ondata di freddo gelido che ha devastato i raccolti dalle province di Bari e Barletta Atrani Trani, fino a Foggia verso Nord e fino all'agro di Brindisi a Sud.Secondo Coldiretti Puglia si contano i danni a Conversano e a Gioia del Colle sulle varietà precoci di ciliegie, le Bigarreau, nella Bat a Barletta e Canosa sugli alberi da frutto come peschi, albicocchi e viti, in provincia di Foggia a Lucera, Biccari, Volturino, San Severo, Torremaggiore, Foggia, Orta Nova e Deliceto il bilancio parla del 100% di danno per i vigneti a spalliera, del 50% sotto i tendoni e una perdita del 50% sui frutteti, oltre alla compromissione degli ortaggi e dei grani precoci. Medesimo scenario in provincia di Brindisi dove i vigneti hanno subito uno straordinario shock termico e risultano bruciati dal gelo.
Campania, danni per milioni tra Napoli e Caserta
"Sono purtroppo migliaia, dalle prime stime, gli ettari che hanno registrato danni per le gelate degli ultimi giorni e per i quali ci siamo attivati immediatamente allertando gli uffici provinciali per verificare le modalità di accertamento e consentire una rapida ripresa della semina alle imprese agricole. E' necessario fornire ristoro immediato anche attingendo al Fondo di solidarietà nazionale e ulteriori fondi per potere indennizzare gli agricoltori. Attiveremo con il Mipaaf la procedura per una misura di intervento in deroga alla normativa vigente per l'attuazione di interventi compensativi a sostegno delle aziende agricole colpite da calamità naturali, avversità atmosferiche e altri eventi catastrofici". Lo ha dichiarato Nicola Caputo, assessore regionale all'Agricoltura, nel corso della sua visita ad alcune aziende della provincia di Caserta danneggiate dalle gelate di questi giorni."L'agricoltura - continua Nicola Caputo - è uno dei settori produttivi maggiormente esposti agli impatti derivanti dalla variabilità e dal cambiamento del clima. La sostenibilità economica diventa cruciale e così anche la necessità di dotarsi di un valido piano di gestione del rischio. Allo stato attuale, le regioni meridionali scontano un deficit strutturale molto pesante di adesione ad assicurazioni e fondi mutualistici che deve essere colmato".
"Il tema è molto importante in considerazione anche del fallimento della misura nazionale che ha caratterizzato per questo tema la programmazione 2014-2020 dove le regioni del Sud hanno contribuito al finanziamento per il 60% senza averne ricadute in termini di domanda assicurativa/mutualistica. Vanno previste misure strutturali - conclude l'assessore Caputo - a cui stiamo già lavorando come una nuova concezione del sistema assicurativo agricolo capace di garantire sostegno sicuro agli agricoltori colpiti da questo tipo di eventi calamitosi".
La coda dell'inverno ha colpito pesantemente i campi nell'area agricola al confine tra le province di Caserta e Napoli, con gelate che hanno bruciato pomodori e frutta. Lo fa presente Coldiretti Campania, che attraverso i suoi uffici territoriali sta effettuando un monitoraggio dei danni subiti. Particolarmente grave appare la situazione nel basso casertano, dove Coldiretti Caserta stima il coinvolgimento di 1.500 ettari di terreno, di cui il 40% colpito dal gelo. Il danno per ettaro è calcolato in circa duemila euro. Pertanto il danno totale si aggirerebbe solo nel casertano a 1,2 milioni di euro.
"Si temono risvolti pesanti nella contrattazione con l'agroindustria per l'acquisto dei pomodori da destinare alla trasformazione, spostando così l'interesse verso la Puglia. Il freddo intenso ha colpito anche verdure in pieno campo e frutteti" sottolinea l'organizzazione agricola in una nota.
Sull'altro versante è Confagricoltura Napoli a dare l'allarme: "Abbiamo chiesto sin dal 9 aprile scorso ai servizi preposti dell'assessorato Agricoltura della Regione Campania di attivare i sopralluoghi per verificare se ci sono i presupposti per richiedere al ministero delle Politiche agricole, agroalimentari e forestali la declaratoria di eccezionalità dei danni inferti alle coltivazioni dalle gelate notturne che hanno interessato i comuni a Nord della provincia di Napoli il 7 e l'8 aprile."Così Fabrizio Marzano, presidente di Confagricoltura Napoli a seguito dei primi riscontri di quella che si prospetta come una vera e propria calamità naturale, visto che il calo termico ha colpito un'area interessata nelle scorse settimane da temperature elevate e dal conseguente risveglio vegetativo delle coltivazioni legnose e dal conseguente trapianto in pieno campo delle ortive a ciclo primaverile-estivo.
Secondo una prima stima di Confagricoltura Napoli i danni sarebbero nell'ordine di alcuni milioni di euro, in particolare per frutticoltura, orticoltura e viticoltura, causati da temperature che hanno raggiunto i -3 gradi Celsius, nella notte tra il 7 e l'8 aprile, nei comuni a Nord di Napoli.