“Nutriamo forti aspettative – continua - considerato che l’export è cresciuto in valore di un ulteriore 6,7% nel 2018, con un aumento del 5% per i vini Doc, per le Igp del 4% e del 6% per gli spumanti”.
La mappa delle stime di Coldiretti Puglia - provincia per provincia - conferma l’annata vendemmiale positiva: produzione in calo tra il 15% ed il 20% rispetto al 2018 in Valle d’Itria - la porzione di Puglia centrale a cavallo tra la città metropolitana di Bari e le province di Brindisi e Taranto -per l’andamento climatico anomalo; in provincia di Foggia la produzione invece sarà in linea con le medie storiche; in Salento nell’area del Negroamaro si stima un calo del 15% a causa del clima pazzo e degli sbalzi termici, mentre invece si segnala un lieve calo nelle province di Bari e Barletta-Andria-Trani che non dovrebbe superare il 5%.
“Nelle vigne c’è grande ottimismo. Dopo una primavera più fredda del consueto, che ha influenzato germogliamento e fioritura, maggio e giugno con piovosità sopra la media, e il maestrale e la tramontana perduranti da più di 30 giorni hanno garantito finora una vendemmia di straordinaria qualità, ma con punte di calo del raccolto tra il 15 e il 20 per cento in Salento, mentre a Bari e Foggia le quantità sono assolutamente coerenti con la media storica" spiega Gianni Cantele, responsabile del settore vitivinicolo di Coldiretti Puglia.
"Le prime uve bianche hanno cominciato a riempire i serbatoi in cantina con almeno 10 giorni di ritardo rispetto alle ultime 5 vendemmie e l’andamento della raccolta del Primitivo ci consentirà a breve di valutare concretamente le stime e le aspettative sulla vinificazione delle uve nere".
Vini di Puglia, un successo decretato dai mercati
La popolarità anche internazionale di eccellenze varietali uniche quali Primitivo, Negroamaro, Susumaniello e Nero di Troia, con il successo di vini Dop quali il Primitivo di Manduria, il Salice Salentino e il Castel del Monte, per citarne solo alcuni, ha fatto del settore vitivinicolo pugliese – continua Coldiretti Puglia - il riferimento per vocazione, capacità di raccontare e promuovere il territorio, innovazione e grande propensione all’internazionalizzazione.Grande exploit della Puglia dei rossi, degli spumanti e - in particolare - dei vini rosati che in 3 anni registrano un balzo record del +122%, rappresentando il 40% della produzione nazionale totale dei rosè con oltre 1 milione di bottiglie l’anno. In sintesi quasi 2 bottiglie su 4 di rosato made in Italy è pugliese e sempre i rosati fanno registrare una crescita dei consumi superiore al 13%, registra Coldiretti Puglia.
Sotto il profilo occupazionale, è la provincia di Foggia la seconda in Italia per ore di lavoro create nel settore del vino. Il Puglia Igt crea 16,5 milioni ore di lavoro all’anno, riferisce Coldiretti Puglia, subito dopo il Montepulciano d’Abruzzo Doc.
L'organizzazione segnala il ruolo del settore vitivinicolo per l’economia e il lavoro nel Mezzogiorno e in Puglia, con un altro vitigno pugliese al decimo posto della top ten nazionale, il Castel Del Monte Doc, con 9,4 milioni di ore lavorate nella provincia di Bari.
Grande successo anche del biologico, dove 1 ettaro su 8 di vigneto è biologico in Puglia, la seconda regione italiana con 10900 ettari nel segmento del vino bio.