Si alza la colonnina di mercurio anche per il 2018, il terzo anno più caldo dal 1800 ad oggi, con una temperatura superiore di 1,40 gradi rispetto alla media storica.

Oltre all'aumento delle temperature, emerse da un'analisi della Coldiretti sulla base dei dati dell'Istituto di scienze dell'atmosfera e del clima, nei primi sei mesi del 2018, l'anno in corso è stato segnato anche da intense precipitazioni con nubifragi, trombe d'aria, bombe d'acqua e grandinate che hanno colpito tutta l'Italia.
 
"Questi gli effetti dei cambiamenti climatici in atto - afferma Coldiretti - che si manifestano con la più elevata frequenza di eventi estremi che impattano duramente anche sull'attività agricola". 
 
Albero di susine colpito da grandine
Albero di susine colpito dal maltempo


I danni

Campi di mais distrutti, vigneti danneggiati, piante da frutto divelte, campi allagati e tetti scoperchiati. Coldiretti calcola milioni di euro di danni.

Piemonte
Nella regione colpite soprattutto le orticole, i vigneti, i noccioleti e il mais.

Lombardia
Nel mantovano sono state danneggiate le coltivazioni di mais e i vigneti con aziende agricole allagate e tetti scoperchiati. Grandine e forti raffiche hanno invece interessato anche la città di Montichiari, in provincia di Brescia, con le piante di mais stese in diversi campi. 

Veneto 
Nell'alto padovano sono stati colpiti campi di mais mentre nel veronese un conto pesante lo pagano i frutteti. A Rovigo, oltre a serre divelte, si contano invece danni ingentissimi sui prodotti in campo e nei frutteti. 

Emilia Romagna
Nella provincia di Modena sono stati colpiti frutteti e i cereali non ancora trebbiati. Nel parmense, sulla prima collina, grandine con chicchi come noci hanno danneggiato vigneti, erba medica e ancora cereali.

Toscana
15 luglio da dimenticare nel Mugello, colpito da forti temporali e da tempeste di vento, che hanno provocato problemi e danni soprattutto nell'area di valle tra Borgo San Lorenzo, Scarperia-San Piero a Sieve e Vicchio.
Un vero e proprio nubifragio ha devastato gravamente le coltivazioni in pieno campo: zucchine, melanzane, peperoni, pomodori e fagiolini. La grandine ha colpito duramente anche la frutta con danni a pesche, susine, mele e kiwi; inoltre il vento ha provocato danni strutturali sugli arboreti.

Marche
Gravissimi danni anche nella zona di Pesaro, dove chicchi di ghiaccio delle dimensioni di palline da tennis hanno devastato frutteti, vigneti e campi di ortaggi.