Con 715 aziende e 2.322 etichette, la regione risulta infatti essere quella più rappresentata al Vinitaly 2018, seguita sul podio dal Piemonte e dal Veneto.
Un posto di rilievo lo hanno ovviamente le grandi Docg regionali a partire dal Chianti Classico e dal Brunello di Montalcino, che tra l'altro hanno puntato molto sulla dimensione social, comunicando in diretta con decine di tweet e post eventi e commenti che si stanno susseguendo nei loro stand.
Il Consorzio del Gallo Nero nei suoi tre stand del padiglione 9 si presenta con 109 aziende e 200 vini, tra cui spicca la nuova tipologia Gran Selezione, che rappresenta quasi un'etichetta su cinque.
E numerosi sono anche gli appuntamenti proposti dal Consorzio del Chianti Classico, con tre laboratori guidati incentrati sui profumi e gli aspetti olfattivi, degustazioni di confronto tra annate senza tralasciare anche gli altri prodotti del territorio con appuntamenti che coinvolgono anche l'olio extravergine Chianti Classico Dop e il Pecorino toscano Dop.
Il Brunello di Montalcino si presenta invece con 136 aziende, e un calendario di eventi e degustazioni che è iniziato già sabato scorso al Palazzo della Gran Guardia di Verona con Opera wine, l'anteprima organizzata da Wine spectator.
Altra denominazione e altri grandi rossi quelli del Consorzio Vino Chianti, la Docg territorialmente più estesa della regione, che si presenta a Verona con 142 aziende, ma che punta anche a un'altra produzione tipica, il Vinsanto con ben 60 etichette del passito che rappresenta lo spirito dell'ospitalità toscana.
La dama bianca del vino toscano, la Vernaccia di San Gimignano, porta a Verona 45 aziende e punta anche lei sulla comunicazione tecnologica, con il visore per la realtà virtuale di 'Vernaccia di San Gimignano Wine experience', la nuova struttura dedicata alla promozione, con cui operatori e pubblico potranno sorvolare la campagna sangimignanese, entrare nei filari durante la vendemmia e in cantina per la vinificazione.
Scendendo a Sud le altre due Docg del Nobile di Montepulciano, con 47 etichette in mostra e un winebar dedicato alle varie annate e produzioni e del Morellino di Scansano, che si presenta con circa 50 aziende, e un programma che prevede conferenze e incontri con 45 importatori provenienti da Canada, Norvegia, Francia, Austria, Svizzera, Inghilterra e Cina.
Ma ovviamente la Toscana del vino non finisce qui, e rimane in mostra a Verona con le sue 41 Doc, 6 Igt e altre 5 Docg.