Scienza ha sottolineato l’importanza del dialogo e della collaborazione tra mondo della ricerca, dell’industria e della produzione per realizzare concretamente una viticoltura sostenibile a 360 gradi. In questa direzione va Magis, il modello di produzione sostenibile che definisce le linee guida indispensabili per la certificazione da parte di un ente terzo indipendente. “Magis è l’ultima frontiera del sapere nel mondo dell’agricoltura sostenibile - ha continuato Scienza, in qualità di presidente del Comitato tecnico-scientifico Magis -. Un sistema aperto che racchiude le più sofisticate conoscenze della comunità scientifica e le esperienze più riuscite del mondo produttivo vitivinicolo. Un sistema in continuo sviluppo, dove le prime aziende aderenti stanno intraprendendo oggi un altro passo avanti, rivolto alla tutela della biodiversità”.
Magis consente di massimizzare il risultato produttivo in termini quali-quantitativi con il miglior rapporto costo/beneficio, razionalizzando il numero di interventi in campo, quindi anche i consumi energetici e impiegando meglio le risorse, senza mai perdere la qualità e l’identità di ogni singolo vino, apprezzate in tutto il mondo.
Magis non si ferma al campo, ma avvantaggia anche i produttori interessati all’export dei propri vini. Il riconoscimento del Saq, Société des alcools du Québec, il maggiore monopolio canadese, aumenta le possibilità di esportazione dei vini sostenibili Magis in Canada, Paese focus della campagna di comunicazione dell’agroalimentare italiano “Extraordinary Italian taste”, presentata ad Expo dal ministro Maurizio Martina.
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Fonte: Magis