“Stiamo facendo notevoli progressi ed è giunto il momento di accelerare il ritmo per conseguire i nostri obiettivi. Il lavoro del Forum è tanto più importante nel momento economico attuale in cui è quanto mai necessaria una catena alimentare efficace e competitiva a vantaggio dei nostri produttori, fabbricanti, venditori al dettaglio e consumatori”.
Così si sono espressi Antonio Tajani, vice presidente della Commissione europea nonché Commissario per l'Industria e l'imprenditoria e i commissari Michel Barnier, John Dalli e Dacian Cioloş in una dichiarazione congiunta rilasciata in occasione del 'Forum ad alto livello per un miglior funzionamento della filiera alimentare' svoltosi martedì 29 a Bruxelles.
Il Forum
Istituito nel 2010 dalla Commissione europea per assisterla nello sviluppo delle politiche del settore alimentare e garantire la competitività dell'intera catena produttiva, il Forum ha un mandato di due anni che scadrà il 31 dicembre 2012.
Autorizzato ad intervenire con strumenti normativi utili a riequilibrare i rapporti tra produzione, industria e distribuzione moderna, è composto da 45 membri rappresentanti gli Stati europei.
A dar voce agli operatori della filiera alimentare vi sono aziende di produzione, lavorazione o distribuzione di prodotti alimentari, associazioni professionali e associazioni non governative. Presiedono il Forum Antonio Tajani, Michael Branier, Dacian Cioloş e John Dalli.
Incontro di medio periodo
Ad un anno dall'avvio dei lavori, l'incontro ha rappresentato l'occasione per adottare la relazione di medio periodo ed accogliere, con favore, i principi di buona pratica sottoscritti da undici organizzazioni del settore.
“Si tratta di una lista di pratiche commerciali definite 'unfair', ovvero non corrette”, spiega Maurizio Gardini, presidente di Fedagri-Confcooperative.
Tra le pratiche sleali legate ai rapporti interaziendali contenute nell'elenco, ad esempio, la richiesta di promozioni e sconti da parte di alcuni soggetti della Gdo come contropartita per poter mettere i prodotti in vendita sugli scaffali. O ancora, il problema legato “ai tempi di pagamento che tendono ad allungarsi all’inverosimile – spiega Gardini -, gettando le aziende produttrici di materia prima nell’incubo della mancanza di liquidità e nel calvario della ricerca del credito”.
I rappresentanti della filiera alimentare sono quindi stati invitati a presentare al Forum entro giugno 2012 concrete proposte di attuazione.
L'occasione è, infine, servita per mettere l'accento su ulteriori sviluppi positivi relativamente agli sforzi compiuti in tema di responsabilità aziendale e di sostenibilità nell'ambito della concorrenza.
La presenza del ministro
La presenza del neo ministro delle Politiche agricole Mario Catania, che Gardini considera una “dimostrazione di notevole sensibilità tecnica nei confronti dei veri problemi dell’agricoltura”, conferma l'importanza delle tematiche affrontate nel Forum di alto livello; “più importanti, in questo momento, anche della stessa riforma della Pac” asserisce il presidente di Fedagri-Confcooperative.
“Non possiamo nascondere l’esistenza di gravi problematiche in seno all’Unione per quanto riguarda le pratiche contrattuali tra imprese - ha confermato Catania -, sussistono purtroppo forti asimmetrie che incidono sul funzionamento della filiera e che richiedono continue verifiche sulla trasparenza dei rapporti.
Resta essenziale, e lo sottolineo in quanto rappresentante di un paese a forte vocazione agroalimentare, definire una normativa quadro europea in materia di relazioni contrattuali tra operatori dell’offerta e della distribuzione. Occorre stabilire una base giuridica chiara e omogenea alla quale gli Stati membri possano fare riferimento.
Credo – ha concluso - sia importante che l’implementazione di queste misure non sia affidata solo alla buona volontà degli operatori e delle imprese del settore”.