La pasta come le Piramidi. Meglio, la dieta mediterranea come le Dolomiti, un patrimonio dell'umanità sotto la tutela dell'Unesco. La decisione è stata presa a Nairobi il 16 novembre, ma già i quotidiani si erano occupati di questo argomento nei giorni precedenti, a iniziare da “Repubblica” che il 13 novembre dava come improbabile il riconoscimento. “Il Sole 24 Ore” nello stesso giorno ricordava che in lizza c'era anche la cucina francese, poi sconfitta. All'indomani della decisione dell'Unesco, sono molti i giornali che celebrano l'avvenimento, come “Libero”, “Avvenire” o “Il Sole 24 Ore”. Diversa la lettura che giunge da “Il Riformista” del 18 novembre, che avrebbe preferito una “dieta italiana”. La “Gazzetta del Mezzogiorno” lascia la parola a Paolo De Castro, presidente della commissione Agricoltura al Parlamento europeo, il cui operato è stato fondamentale per ottenere il riconoscimento dell'Unesco.
Un risultato che si spera possa ridare spinta al consumo di prodotti Dop e Igp che invece sono in fase di stallo come si legge il 12 novembre su “Il Sole 24 Ore”, una notizia che trova conferma nello stesso giorno sulle pagine de “La Nazione”. Nella caduta non sembrano essere coinvolti i salumi visto che la produzione e l'export, scrive “Italia Oggi” del 13 novembre, sono in forte crescita. Un altro settore che “tira” è quello del riso, come si apprende da “La stampa” del 14 novembre, grazie alla buona richiesta di prodotto italiano che spinge verso l'alto i prezzi.

 

Batteriosi e pesticidi tarocchi

Note dolenti per i produttori di kiwi che nel Lazio sono alle prese con gli attacchi di batteriosi (“Il Tempo”). Le difficoltà continuano con l'invasione di agrofarmaci cinesi denunciata il 13 novembre dalle pagine della “Gazzetta del Mezziogiorno”. Ed è ancora la “Gazzetta del Mezzogiorno” che il giorno seguente chiede maggiori controlli per contrastare l'arrivo e l'impiego di prodotti non in regola.
In difficoltà anche Agea, scrive “Italia Oggi” del 13 novembre, con i dipendenti di Agecontrol entrati in sciopero. Intanto il ministro dell'Agricoltura, Giancarlo Galan, denuncia attraverso le pagine della “Gazzetta del Mezziogiorno” che restano inutilizzati oltre 500 milioni dei Psr, che rischiano così di essere persi. Fra i settori che si trovano ad affrontare situazioni difficili c'è anche quello dei trattori come si legge su “Avvenire” che commenta i dati emersi dall'Eima, la manifestazione bolognese dedicata alle macchine agricole che ha avuto uno straordinario successo di pubblico, ma che non ha avuto sui quotidiani l'eco che meritava.

 

La parola del Papa

Sui temi dell'agricoltura arriva anche la voce del Papa che all'Angelus del 14 novembre ha lanciato un importante messaggio, rivalutare il lavoro agricolo e assumere stili di vita e di consumo sostenibili. Appelli che sono stati raccolti e commentati da molti quotidiani e fra questi il “Corriere della Sera” del 15 novembre. Nel commentare le parole del Papa “L'Unità” sottolinea l'invito a guardare all'agricoltura come una risorsa strategica per affrontare la crisi economica. Un aspetto quest ultimo sottolineato anche nel pur breve intervento ospitato da “Repubblica”. Scende in campo anche la Fao che dalle pagine de “Il Sole 24 Ore” del 18 novembre avverte della possibile riduzione delle scorte di cereali.

 

Il vino e la Cina

Il mondo del vino sta guardando alla Cina con rinnovato interesse. Stando alle analisi pubblicate su “Il Resto del Carlino” del 13 novembre il vino italiano potrebbe essere uno dei principali protagonisti sul mercato cinese. C'è anche chi si preoccupa, è il caso di “Affari e Finanza” del 15 novembre, che la richiesta cinese possa far lievitare oltre modo i prezzi. Non solo la Cina ma anche il mercato indiano, scrive “Italia Oggi” del 13 novembre, promette successi e non solo al vino italiano. Un’analisi condivisa da “Il Sole 24 Ore” che allarga l'orizzonte a tutta l'Asia. Per restare in casa nostra, le analisi di mercato sembrano assai contraddittorie. Da una parte “Italia Oggi” del 16 novembre vede il bicchiere “mezzo vuoto”, mentre nello stesso giorno “MF” scrive, a margine del forum del Monte Paschi di Siena, che per il vino italiano si vedono segnali di ripresa. Chi avrà ragione?