Il monitoraggio è stato avviato perché la Tignola rigata degli agrumi e della vite è una specie mediterranea considerata da ampia letteratura come un potenziale nuovo fitofago della vite nelle regioni meridionali.
Gli adulti di questo lepidottero, lunghi 7-9 mm, hanno ali anteriori grigio scure, striate longitudinalmente da squame rossastre e attraversate trasversalmente da due fasce più chiare che facilitano il riconoscimento della specie.
Le trappole sono state così posizionate:
- quattro nella provincia di Benevento suddivise nei comuni di Telese Terme, Ponte e Solopaca;
- cinque nell'areale Flegreo suddivise nei comuni di Pozzuoli e Napoli;
- cinque sull'isola d'Ischia suddivise nei comuni di Lacco Ameno e Forio.
Il range di catture è stato di 0-15 esemplari/trappola nel mese di luglio, mentre si è assistito ad un deciso incremento delle catture a partire da fine agosto.
"I picchi sono stati osservati a fine agosto con 52 catture a Forio d'Ischia, a metà settembre in provincia di Napoli con 250 esemplari catturati su una trappola, agli inizi di ottobre nel beneventano con 91 rinvenimenti a Telese Terme. Il maggior numero di esemplari è stato ritrovato a basse altitudini, nei comuni di Napoli, Pozzuoli, Telese Terme (Benevento) e Forio (Napoli), mentre nei siti a maggiore altitudine - Solopaca (Benevento) e Ponte (Benevento)- la presenza della specie è risultata limitata" è scritto nella nota del Servizio.
"Nonostante il numero rilevante di esemplari rinvenuti nei diversi comprensori - osserva ancora il Servizio fitosanitario - sono stati osservati solo danni lievi sulle colture. Il controllo visivo sui grappoli, effettuato contestualmente al monitoraggio con trappole, ha infatti mostrato segni di attacco di entità lieve".