Un fenomeno che, in Italia, comporta un danno stimato in oltre 90 milioni di euro.
Come riconoscerli?
Il processo europeo di autorizzazione e registrazione dei prodotti fitosanitari è il più stringente al mondo e garantisce un'accurata valutazione dei possibili rischi per l'uomo e per l'ambiente di tutti gli agrofarmaci immessi sul mercato, così come riconosciuto dall'intera comunità scientifica e istituzionale. Al contrario, l'uso di prodotti illegali ha come principale conseguenza il potenziale rischio per chi ne fa uso, sia in modo diretto sia in modo indiretto.Per non incorrere in sbagli o rendersi complici di veri e propri reati, il primo consiglio è sicuramente quello di fare attenzione alla confezione e leggere l'etichetta.
Tra gli indici di anomalia che possono essere individuati ci sono infatti: confezioni non chiaramente identificabili come originali - con etichette non integre o in lingua non italiana oppure distribuiti al di fuori dei canali regolamentari - e prodotti visibilmente riconfezionati o rilasciati senza la documentazione fiscale necessaria.
Un'altra particolare attenzione va riservata anche ai prezzi di vendita a diversi da quelli di mercato.
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Come segnalarli?
Agrofarma, anche a seguito del recente caso di prodotti chimici irregolari impiegati in alcune coltivazioni dell'Agro Pontino, è impegnata nel contrasto agli agrofarmaci illegali.Proprio a tale scopo è infatti stato attivato un accordo insieme ai Nas che prevede un sistema di rapida allerta dei furti e per la segnalazione di casi considerati sospetti, anche attraverso un numero verde dedicato: 800 913083.
A questa iniziativa si aggiungono la collaborazione con le attività del Nucleo dei Carabinieri per la tutela agroalimentare, l'attività di formazione a favore delle Autorità di controllo e dei diversi soggetti della filiera, l'assistenza tecnica agli organi investigativi (Carabinieri dei Nas e dei Nac, procure) e il lancio di campagne informative per gli imprenditori agricoli.
"Servono misure condivise e la collaborazione di tutti gli operatori della filiera per contrastare efficacemente il fenomeno dei prodotti chimici illegali - dichiara Alberto Ancora, presidente dell'Associazione nazionale, che fa parte di Federchimica - Monitoriamo costantemente il fenomeno dell'impiego di agrofarmaci non conformi, perché comportano danni non solamente di carattere economico e di immagine per le aziende del comparto agrofarmaceutico, ma che si riflettono su tutta la catena del prodotto, dagli operatori del settore agricolo ai consumatori".
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Fonte: Agronotizie