Da qualche anno sono entrati nella pratica operativa le applicazioni di agrofarmaci a base microbiologica; questi antiparassitari contengono come principio attivo funghi, virus, lieviti o batteri che agiscono contro uno o più target.

Per il loro impiego, oltre alla cura nel posizionamento del prodotto stesso, è necessario porre molta attenzione alla miscelazione con agrofarmaci tradizionali, che cioè contengono molecole chimiche.
E' infatti facile comprendere come un fungo entomopatogeno o un lievito possano "non gradire" la miscela estemporanea con un fungicida ad ampio spettro di azione (con gravi ripercussioni sulla sua efficacia) o come un prodotto a base batterica non possa essere utilizzato con agrofarmaci che agiscono contro alcune malattie batteriche.

Dall'altra parte è importante conoscere che un batterio (come ad esempio Bacillus amyloliquefaciens), proprio perché "è un batterio" sia miscibile con la stragrande maggioranza dei fungicidi. Nella pratica fitoiatrica gli operatori si trovano spesso a dover intervenire per controllare diverse avversità. Questo comporta la necessità di operare scelte sugli agrofarmaci da utilizzare che non sempre sono di semplice soluzione, anche perché spesso mancano informazioni precise rispetto ai diversi prodotti commerciali utilizzabili.

In questa ottica Biogard®, divisione di Cbc Europe srl, attenta alle esigenze delle aziende e per fornire un'informazione corretta ai produttori agricoli soprattutto per quanto riguarda i propri agrofarmaci microbiologici, ha elaborato delle schede che raccolgono alcuni dati su alcuni dei suoi prodotti.

La raccolta dei dati disponibili ha permesso l'elaborazione di tabelle a tre colonne dove per ogni singolo prodotto di Biogard vengono presi in considerazione varie sostanze attive (prima colonna) e il relativo nome commerciale di riferimento (seconda colonna), nonché la possibile compatibilità secondo tre livelli:
  • Si (su fondo verde) ovvero compatibile;
  • P (su fondo giallo) ovvero parzialmente compatibile;
  • No (su fondo rosso) ovvero non compatibile.

Dove necessario, un asterisco (*) rimanda a specifiche operative di una determinata sostanza attiva.

Per i prodotti a base di funghi antagonisti è di particolare interesse non solo l'interazione in botte con altre sostanze attive, ma anche l'effetto residuale dopo il trattamento sulla coltura trattata.

Risulta allora che per un prodotto come Naturalis® (a base del fungo Beauveria bassiana ceppo ATCC74040), che agisce contro diversi fitofagi quali gli aleurodidi, acari tetranichidi e i tripidi, l'indicazione di compatibilità indica che un prodotto come il fosetyl-alluminio è miscibile in botte con Naturalis senza alcuna riduzione significativa di germinabilità delle spore, mentre l'asterisco a fianco della poltiglia bordolese indica che in caso di miscela occorre utilizzarla al dosaggio minimo.

L'indicazione "P" segnala che il formulato (ad esempio Famoxadone + Cymoxanil) inibisce parzialmente la germinazione delle spore di Naturalis, che conviene utilizzare il dosaggio minimo e trattare immediatamente dopo la miscelazione e che va usato solo se necessario, altrimenti occorre attendere 3-5 giorni prima e/o dopo per non incorrere in effetti negativi dovuti alla residualità del prodotto. Quest'ultima indicazione vale per tutte le sostanze attive contrassegnate dal "No".

Va sottolineato che Naturalis è miscibile in botte con numerosi insetticidi e acaricidi senza alcuna riduzione significativa della germinabilità delle spore e che per questa ragione la compatibilità con insetticidi e acaricidi non è riportata in tabella.
 
Naturalis

Amylo-X® è un fungicida e battericida microbiologico a base di Bacillus amyloliquefaciens, ceppo D747, che agisce contro diverse avversità fungine come botrite, marciume acido della vite e la monilia delle drupacee. Per un prodotto come Amylo-X sono indicati come non compatibili solo i coadiuvanti siliconici, gli anticrittogamici fluazinam e tiofanato metile. I formulati a base di Trichoderma spp. sono miscibili parzialmente in botte con Amylo-X. Quindi, in linea generale, tutti gli agrofarmaci registrati sono compatibili con Amylo-X se non specificatamente indicato il contrario.

Con i formulati a base di rame occorre fare attenzione perchè questi alla dose massima di etichetta possono inibire parzialmente la moltiplicazione di B. amyloliquefaciens D747. Questa inibizione temporanea persiste per non più di 2 giorni poi il microrganismo riprende a moltiplicarsi regolarmente. Sia in Usa che in italia Amylo-X viene da tempo utilizzato in miscela con prodotti rameici senza alcun caso documentato di cali di efficacia. In definitiva Amylo-X si può applicare in miscela con prodotti rameici con l'unica attenzione di evitare di farlo con una dose massima di prodotto rameico associata ad una dose minima di Amylo-X.
Dunque, la formula giusta è: in miscela con prodotti rameici utilizzare sempre la dose massima di Amylo-X.
Alcune altre avvertenze d'uso riguardano i disinfettanti e i fertilizzanti.

I disinfettanti sono abbattenti dei microrganismi presenti, ma esplicano la loro azione immediatamente e si degradano nel giro di poco tempo (massimo qualche ora) dall'applicazione. Quindi la prassi corretta è di applicare prima il disinfettante e solo dopo qualche ora Amylo-X.

Per quanto riguarda i fertilizzanti, si può miscelare Amylo-X con fertilizzanti già diluiti in acqua e con fertilizzanti concentrati che non abbiano reazione fortemente acida o alcalina. Evitare anche la pre-miscela di Amylo-X con fertilizzanti concentrati nel serbatoio per sistemi di irrigazione, se questi hanno reazione fortemente acida (pH<5) o alcalina.
In generale per i prodotti non compatibili e non miscibili in botte si consiglia di distanziare i trattamenti di almeno 5 giorni.
Amylo-x
Con questo lavoro di raccolta dati sulla compatibilità di alcuni dei suoi prodotti, Biogard ha voluto una volta di più essere vicino ai tecnici e alle aziende agricole per fornire un utile strumento per l'utilizzo ottimale di prodotti e per consentire il conseguimento della giusta efficacia.