Tra i cinque differenti sali di rame attualmente disponibili, Il solfato tribasico (TBCS) è quello che meglio realizza l'ottimale compromesso fra prontezza d'azione, persistenza e selettività verso le colture. Grazie alle sue caratteristiche, ma anche al tipo di formulazione, parte del rame è infatti reso rapidamente bio-disponibile nei confronti dei patogeni, mentre un'altra parte si solubilizza più lentamente, garantendo una graduale liberazione degli ioni rame e quindi anche un'adeguata persistenza d'azione.
 
I formulati Chimiberg
 
Il focus è ampiamente meritato da due formulati: Quasar 6-24 R e King 360 HP. Il primo è unisce l'efficacia del dimetomorf ai vantaggi del solfato tribasico. Quasar 6-24 R si impiega alla dose di 350 g/hl su vite a partire dalla fine fioritura. L'intervallo di sicurezza per le colture autorizzate è alquanto ridotto: solo dieci giorni su vite e sette su patata, pomodoro e melone.
King 360 HP è invece a base di solo solfato tribasico e ha solo 5 giorni di intervallo di sicurezza su vite.
Il formulato si evidenzia per le caratteristiche di elevata qualità sia per le proprietà adesivanti della formulazione sia per le dimensioni delle particelle contenute, da cui dipende non solo l'attività biologica ma anche la resistenza al dilavamento. King 360 HP si impiega alla dose di 200-250 ml/hl riservando la dose maggiore solo alle situazioni più critiche, e cioè nei trattamenti da chiusura grappolo a fine ciclo colturale. Infine, va sottolineato come i formulati Chimiberga base di solfato tribasico assicurino anche un limitato contenuto di piombo, cadmio ed arsenico, ben al di sotto dei limiti massimi imposti dalle Norme Fao.