Oidio, Nebbia, Mal Bianco. Sono molti i nomi con cui Uncinola necator, nome latino dell'agente eziologico, si è resa famigerata in Italia.
Insieme alla peronospora, l'oidio è tra le avversità che apporta i danni peggiori alla vite, aprendo anche la strada a infezioni successive di altri patogeni come la Botrite.

Il conferimento di sapori nefasti ai vini rende poi l'oidio uno degli avversari più temuti dai viti-vinicoltori, specialmente nelle aree geografiche più interessate alla malattia come quelle centro-meridionali.

Il Mal Bianco si manifesta inizialmente con macchie decolorate sulla lamina fogliare, macchie che in breve si presentano polverulente sulla pagina superiore e tendono in seguito a necrotizzare. La foglia subisce anomalie nella crescita, arricciandosi a causa della squilibrata distensione della lamina. Anche gli acini colpiti tendono a deformarsi e giungono fino a spaccarsi a causa della pressione esercitata dalla polpa in accrescimento.

Proprio attraverso queste spaccature può penetrare in seguito la Muffa Grigia (Botrytis cinerea), la quale può così amplificare il proprio potenziale d'inoculo e moltiplicare i propri stessi danni. Se infine l'attacco dell'oidio avviene precocemente, viene inibita la crescita dei grappolini, i quali abortiscono e disseccano.

Flint e Prosper: le risposte di Bayer CropScience all'oidio della vite

Il programma di difesa dall'oidio è secondo per complessità solo a quello dalla peronospora. Richiede una scelta oculata a tavolino dei prodotti migliori e una loro concatenazione intelligente nella stagione per massimizzare l'efficacia di ogni prodotto e scongiurare l'insorgenza di fenomeni di resistenza.
Bayer CropScience, dal catalogo fortemente vocato alla viticoltura di pregio, si propone con una coppia di soluzioni tecniche entrambe all'avanguardia e funzionali ai più esigenti disciplinari di produzione.

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Flint: il fungicida mesostemico che 'si muove sopra, si fissa dentro'

Flint è formulato in granuli idrodispersibili al 50% di trifloxistrobina, appartiene quindi alla famiglia delle strobilurine ed è dotato di elevata attività nei confronti dell'oidio della vite.

Presenta inoltre anche un’attività collaterale nei confronti della botrite, come pure di Black-Rot e dell'escoriosi. Grazie alle sue caratteristiche chimico-fisiche, Flint è caratterizzato da un originale modo d’azione, definito 'mesostemico': si deposita cioè sulla superficie del vegetale, dove si lega fortemente alle cere epicuticolari, ridistribuendosi poi con movimenti circoscritti in fase di vapore. Infine, si muove anche all’interno del tessuto vegetale in senso traslaminare.
Viste le sue caratteristiche, e anche per la sua resistenza al dilavamento, Flint è da utilizzarsi soprattutto in chiave preventiva. E' quindi bene applicare il prodotto prima della comparsa dei sintomi delle malattie, così come raccomandato dall’organismo preposto alla gestione dei fenomeni di insorgenza di ceppi fungini resistenti (FRAC).
Flint non richiede patentino ed è autorizzato per un numero massimo di tre applicazioni per stagione. La dose d'impiego contro l'oidio è di 15-25 g/hl e l'intervallo fra i trattamenti mostra una forbice da 10 a 14 giorni, in considerazione della fase vegetativa della vite e della pressione del patogeno. Il tempo di carenza è di 35 giorni, dato altamente cautelativo in ottica residuale, dal momento che Flint va posizionato tra la fase di 'grappoli separati' e quella di 'allegagione'. Flint non mostra infine alcuna interferenza con i processi di vinificazione. 

Prosper 300 CS: la difesa antioidica dall'inizio

Non classificato, Prosper 300 CS è una sospensione microincapsulata al 30,90% di spiroxamina (= 302,80 g/L). Anch'esso è efficace nella difesa dall'oidio della vite, sia da vino che da tavola.
Spiroxamina è appartiene alla nuova famiglia chimica delle spirochetalamine, ed è caratterizzata da un meccanismo d'azione innovativo agendo su ben quattro dei differenti enzimi necessari alla sintesi dell'ergosterolo fungino. Grazie al suo comportamento sistemico, Prosper 300 CS protegge la vegetazione in accrescimento ed è in grado di svolgere anche un'azione curativa nei confronti del micelio svernante, spesso causa di gravi infezioni nel corso della stagione.

La dose d'impiego è di 100-130 ml/hl, avendo cura a inizio germogliamento di rispettare una dose comunque non inferiore a 0,7 L/ha. In trattamenti preventivi può essere usato a intervalli di 10-14 giorni, avendo cura di non superare il numero di cinque applicazioni massime permesse nell'anno. L'intervallo più ristretto e la dose più alta va riservata alle situazioni ad alta pressione del patogeno.
Il tempo di carenza è di 35 giorni per l'uva da vino, mentre per l'uva da tavola è di soli 14 giorni, fattore importante per i viticoltori che devono proteggere dall'oidio la propria uva da mensa fino a ridosso della raccolta, senza al contempo rischiare di imbrattare la coltura. La pulizia dei grappoli è infatti requisito essenziale per la loro commercializzazione.

 

I vantaggi in sintesi

L'utilizzo del programma di Bayer CropScience, basato su Flint e Prosper 300 CS, assicura massima efficacia soprattutto nella protezione dei grappoli. L'elevata complementarietà dei modi d'azione li rende ideali per le strategie antiresistenza, mentre la buona selettività verso l'artropodofauna utile li rende entrambi prodotti funzionali ai programmi di difesa integrata.

Dal punto di vista residuale, infine, nessuno delle due sostanze attive mostra portare interferenze alla vinificazione, come pure non pone problemi di Import Tolerance nei principali Paesi importatori.