Tra l’altro, è ormai scientificamente provato che la loro resistenza ai pesticidi è in continuo aumento. I danni provocati sono causati dal nutrimento con la linfa della pianta, dalla secrezione di melata e dall’iniezione di sostanze tossiche nella pianta.
L’azione pungente degli afidi può causare arricciamento delle foglie e provocare una crescita stentata della pianta. La melata può ricoprire sia frutti che foglie, rivelandosi un buon substrato per la propagazione di funghi quali fumaggini, provocando così le tipiche macchie scure. Inoltre, gli afidi possono trasmettere virus. Il controllo biologico degli afidi è possibile con gli icneumonidi Aphidius colemani presenti in Aphipar.
Questo prodotto, realizzato da Koppert, va utilizzato specialmente quando l’infestazione di afidi è all’inizio. La confezione si presenta con un flacone da 100 ml e il contenuto è rappresentato da “mummie” mescolate a segatura, da cui si sviluppano 500 icneumonidi adulti. Il materiale va sparso sulle foglie, sul blocco di lana di roccia, oppure nelle scatole di applicazione; bisogna poi assicurarsi che esso rimanga nel luogo di introduzione per alcuni giorni. Gli effetti visibili sono rappresentati dagli afidi parassitizzati che si gonfiano e si induriscono in una “mummia” coriacea e di colore grigio o marrone.
L’adulto di icneumonide emerge dalla parte posteriore della “mummia” provocando un foro rotondo. Le prime “mummie” possono essere viste nella coltura approssimativamente due settimane dopo la prima introduzione.
Per informazioni: Koppert Italia srl – tel e fax 045/8680695 – www-koppert.nl
© AgroNotizie - riproduzione riservata
Fonte: Agronotizie