Disco-Pro AG è pensato infatti per decollare e sorvolare un campo in maniera automatica e per generare le utili mappe di vigore senza essere degli esperti. Ma funziona bene? E quali sono i pro e i contro? Siamo stati ad un evento di prova organizzato da Parrot e Dronezine che si è tenuto presso il club di volo Astra, di Mezzana Bigli, in provincia di Pavia.
Disco-Pro AG della Parrot è stato pensato per monitorare lo stato di salute delle colture estensive, come mais, frumento o colza. Il drone (quindi non il classico quadricottero a cui siamo abituati) prende il volo in maniera molto semplice, basta lanciarlo in aria come si farebbe con un aeroplanino di carta.
Il drone segue una rotta preimpostata in maniera autonoma, senza alcun bisogno che l'operatore lo piloti. Insieme al drone viene infatti fornito un software di navigazione. Pix4Dcapture è in grado di impostare la rotta che il velivolo senza pilota deve seguire per sorvolare il campo che si desidera mappare.
Una volta in volo il drone scatta, con la fotocamera multispettrale Sequoia (sempre della Parrot), le immagini del terreno. L'autonomia è di circa 30-40 minuti e con una velocità fino a 80 chilometri orari Disco-Pro AG è in grado di mappare fino ad 80 ettari. Poi tutto dipende dalla forma dei campi, dal vento e dall'altezza di sorvolo. Più il drone vola alto più ettari riesce a mappare. Più vola basso meno spazio copre, ma maggiore è la precisione del dato che raccoglie.
Una volta atterrato (lo fa in autonomia) basta collegare la scheda di memoria e inviare i dati ad Airinov, una società francese, legata a Parrot, che analizza le informazioni raccolte dal drone e restituisce una mappa di vigore nel giro di 24 ore. Il tutto in maniera semplice e veloce. Si ha a disposizione un plafond di 150 ettari a settimana per un anno, poi bisogna sottoscrivere un abbonamento.
Facciamo alcune considerazioni
Prima di tutto bisogna capire per quale ragione affidarsi ad un drone. In questo articolo abbiamo parlato di come capire se puntare su un drone o su altri strumenti di rilevazione. Il punto cruciale è che i velivoli senza pilota sono uno strumento come altri (sensori a terra, satelliti, voli aerei) per raccogliere informazioni sullo stato di salute di una coltura. Ma ogni mezzo ha le sue specificità che devono essere confrontate con le esigenze aziendali.Inoltre dalla mappa fornita da Airinov l'unica cosa che l'agricoltore può sapere è se una data porzione di campo è meno vigorosa del resto della coltura. Ma che si tratti di mancanza di fertilizzazione, tessitura del terreno differente, o di una fitopatologia, solo un sopralluogo 'umano' può determinarlo.
E qui veniamo al punto cruciale: l'intervento in campo. A seconda della causa della mancanza di vigore l'agricoltore deve intervenire per risolvere il problema. Ma per farlo ha bisogno di attrezzature pensate per l'agricoltura di precisione (a meno che non voglia intervenire a mano con un dispendio di tempo e risorse ingente). Si parla dunque di trattori a guida Gps, spandiconcime a rateo variabile, barre per i trattamenti con attuatori a livello di singolo ugello e così via. E in ogni caso occorre trasformare le mappe di vigore in mappe di prescrizione, cosa non semplice per un agricoltore.
Insomma, Disco-Pro AG è un drone di facile utilizzo e dal costo contenuto (4.500 euro). Un buono strumento per avere una idea dello stato di salute della coltura. Ma per inserirlo in un contesto più ampio di agricoltura di precisione servono attrezzature e competenze specifiche. In questi articoli abbiamo parlato approfonditamente di come iniziare ad applicare i principi dell'agricoltura di precisione in quattro colture: mais, frumento, riso e vite.
C'è poi un problema che non deve essere sottovalutato: le norme Enac. Non essendo un velivolo usato per hobby, ma per finalità professionali, a guidare Disco-Pro AG deve essere un pilota certificato Enac (anche se poi il drone fa tutto da solo). Bisogna dunque mettere in conto la spesa di un brevetto. A cui si deve aggiungere il costo dell'assicurazione, obbligatoria. E nel caso in cui i campi si trovino vicino a zone abitate, strade, industrie e così via c'è poi la necessità di chiedere specifiche autorizzazioni all'Enac per poter volare.