Territori collinari caratterizzati dalla coltivazione della vite e dell'olivo, affiancate da una importante presenza di boschi e di altre colture e dai borghi medievali di Pienza, già patrimonio Unesco, Montepulciano e Monticchiello.
Territori che nei secoli hanno mantenuto la loro identità agricola e vantano oggi prodotti tipici come il pecorino e il vino Nobile di Montepulciano, prima Docg d'Italia.
Come ha spiegato Mauro Agnoletti, coordinatore della segreteria scientifica dell'Osservatorio nazionale del paesaggio, i paesaggi rurali storici contengono la complessa storia di un luogo o di una regione che ancora si può leggere dalla sua composizione e struttura, dove elementi culturali e naturali sono in armonia tra loro.
Il ministro dell'Agricoltura Stefano Patuanelli ha dichiarato che le aree iscritte nel registro nazionale saranno oggetto di finanziamenti ad hoc nell'ambito della prossima Pac per la conservazione e la valorizzazione degli assetti paesaggistici tradizionali.
Soddisfazione è stata espressa dall'assessore della Regione Toscana all'Agricoltura Stefania Saccardi che ha dichiarato come questo riconoscimento sia motivo di orgoglio e renda onore agli agricoltori e agli amministratori che negli anni hanno saputo mantenere l'integrità e valorizzare i caratteri identitari tipici di queste zone.
Orgoglio e soddisfazione anche nelle parole del presidente del Consorzio del vino Nobile di Montepulciano, Andrea Rossi, che vede in questo riconoscimento un segnale che il lavoro fatto fin ora stia andando nella direzione giusta, che valorizzi il territorio sia per le sue produzioni vitivinicole che per le sue potenzialità culturali e turistiche.
Con questa iscrizione la Toscana arriva a sei territori iscritti al registro dei paesaggi rurali storici e rimane la regione con il maggior numero di paesaggi iscritti che, oltre a quello di Pienza e Montepulciano, comprendono: il paesaggio della bonifica della Valdichiana, il paesaggio policolturale di Trequanda, il paesaggio rurale storico di Lamole, il paesaggio olivicolo di Fibbianello e il paesaggio silvopastorale di Moscheta.