Venticinque anni di innovazioni agronomiche, sviluppo varietale e presidio del territorio. Si è tenuta venerdì 17 maggio la Giornata del Grano 2019 del Consorzio agrario di Ravenna, giunta all'edizione numero 25 e organizzata, quest'anno, presso l'azienda Pavirani di Santo Stefano. Un appuntamento tradizionale per il settore cerealicolo in Romagna, che anticipa l'ormai imminente campagna del grano, a cavallo fra giugno e luglio.

Come per tutte le precedenti edizioni, la giornata ha visto a confronto produttori, tecnici, operatori del settore agrotecnico e sementiero sulle novità del settore in termini di innovazione varietale, difesa e fertilizzazione. Presenza rilevante per l'industria molitoria, fra cui Barilla, così come quello dei ragazzi dell'Istituto tecnico agrario "Perdisa" di Ravenna, a testimonianza del forte legame fra il Consorzio Agrario e le scuole del territorio.

Unitamente ai percorsi di difesa, diserbo e fertilizzazione, gli agricoltori presenti hanno potuto visitare i campi sperimentali del grano biologico e dei grani antichi, oltre alle novità del parco macchine. Durante la Giornata del Grano è stato organizzato un convegno con relatori di spicco quali il direttore dell'Ager borsa merci di Bologna Andrea Villani e Rolando Maglione, responsabile acquisti di grano duro Nord Italia per Barilla.

Ad aprire il convegno il saluto di Daniele Govi, della Regione Emilia Romagna, che ha ricordato "l'impegno delle istituzioni a sostenere e sviluppare accordi di filiera come quello in corso da anni per il grano duro R.E.R. Alta qualità".

"Momenti di confronto come questi sono importanti per mantenere vivo il dialogo tra produzione e trasformazione – ha sottolineato in apertura del convegno Massimo Masetti, vicedirettore e dirigente area Cereali del Consorzio agrario di Ravenna – ricordando che è importante produrre tanto e bene ma è altrettanto importante produrre ciò che il mercato richiede. Rispondere alle esigenze dell'industria molitoria è fondamentale per una migliore commercializzazione e quindi una più soddisfacente valorizzazione".

"Una campionatura corretta e attenta nella fase di entrata – ha ricordato il direttore dell'Ager Andrea Villani – è senza dubbio una corretta prassi operativa utile a monitorare qualità e salubrità dei prodotti in fase di stoccaggio, evidenziando, nel suo intervento, le principali caratteristiche qualitative menzionate nei contratti Ager di riferimento. Un cenno anche al mercato che quest'anno ha visto quotazioni più elevate rispetto ai prezzi medi degli ultimi cinque anni e alla quota import sempre molto importante".

"Ritiriamo fra le 15 e le 20mila tonnellate di grano duro all'anno dal Consorzio Agrario di Ravenna – ha precisato invece Rolando Maglione – il nostro obiettivo è ricercare sempre più qualità e produzioni sostenibili. Mediante i contratti di coltivazione acquistiamo 450mila tonnellate di grano duro sui 650mila totali, in questo modo ci garantiamo approvvigionamenti sicuri e di qualità. Con l'adesione a tali accordi i produttori oltre ad assicurarsi uno sbocco di mercato, possono altresì valutare forme di commercializzazione a prezzo determinato o legate alle quotazioni Ager alle quali aggiungere interessanti premialità qualitative e varietali".

Barilla ha poi illustrato ai produttori presenti i contenuti de "la carta del mulino", un nuovo progetto qualità indirizzato al frumento tenero coltivato secondo i canoni della sostenibilità nel rispetto della biodiversità. Già a partire dalla campagna cereali 2020, ergo dalle prossime semine in autunno, saranno disponibili contratti di coltivazione per i produttori interessati.

"Un ringraziamento - conclude Massimo Masetti - va a tutti coloro che, con la loro presenza e il loro lavoro, hanno contribuito alla buona riuscita dell'evento. Un ringraziamento particolare deve essere fatto all'azienda Pavirani Paolo e Piero che ci hanno ospitati e a tutti i fornitori presenti".