In Veneto la programmazione Psr in corso ha raggiunto il 33% di realizzazione, mentre ci si aspettano grandi cose dalla prossima vendemmia, che vede al momento uve sane e produzione in crescita. Valle d'Aosta al lavoro sulle Dop, mentre in Lombardia si richiede l'origine in etichetta per le uova e i prodotti a base uovo.
 

Veneto

Veneto, 392 milioni di euro liquidati nei primi tre anni e mezzo di programmazione
A tre anni e mezzo dall'avvio del Psr 2014-2020, il Veneto ha erogato 392 milioni di euro di risorse agli agricoltori, ovvero circa il 33% degli oltre 1,1 miliardi di euro del pacchetto dei fondi Ue per l'agricoltura e lo sviluppo del settore primario. Al 30 aprile la spesa concessa ammontava già a oltre 720 milioni di euro, pari al 61,5% del totale. "Risultato di efficienza e tempestività - spiega l'assessore regionale all'Agricoltura Giuseppe Pana testimonianza della capacità programmatoria della regione e la buona gestione amministrativa dell'Avepa".

Nei giorni scorsi il Comitato di sorveglianza ha dato il via libera a una proposta di modifica al Psr veneto presentata dall'Autorità di gestione. Le modifiche riguardano il recepimento di alcuni aggiornamenti normativi intervenuti a livello nazionale ed europeo, in particolare con l'adozione del regolamento Ue 2393 avvenuta a dicembre 2017. Lo scopo è quello di continuare a garantire il migliore funzionamento del programma, tenendo conto delle evidenze emerse durante il primo periodo di attuazione. "Lo spostamento di risorse tocca dieci misure del Psr e ammonta a 40 milioni di euro complessivamente - sottolinea Pan - si tratta di una modifica finanziaria di impatto ridotto rispetto all'ammontare complessivo del programma che sfiora 1,2 miliardi di euro, ma è significativa per il suo duplice obiettivo: incrementa il sostegno agli investimenti dei giovani agricoltori e assicura il maggior supporto agli agricoltori impegnati a fronteggiare i cambiamenti agro-climatico-ambientali".

Vendemmia 2018, le prospettive fan ben sperare
In Veneto si sta facendo il punto sullo stato dei vigneti alla vigilia dell'estate. Al momento la sanità delle uve è ottima, mentre dal punto di vista produttivo le prospettive prevedono una crescita a doppia cifra in tutte le aree viticole. Dal punto di vista del germogliamento, si è giunti con circa una settimana di ritardo rispetto al 2017, ma le precipitazioni e le alte temperature hanno anticipato la fioritura. L'avvio della prossima vendemmia potrebbe risultare solo leggermente anticipato rispetto al 2017, con la raccolta delle uve per Pinot grigio e Chardonnay a ridosso di Ferragosto. Molto dipenderà anche dall'andamento meteo delle prossime settimane, per il quale tutti gli operatori stanno incrociando le dita.

Il quadro del vigneto veneto si presenta molto soddisfacente sia sotto il profilo quantitativo che dal punto di vista qualitativo. Su base regionale i primi dati parlando di crescite del 19% per Glera e Merlot, 17% per Pinot grigio, 15% per Breganze, 13% per Valpantena, 12% per Corvina, 10% per Valpolicella, Chardonnay e Valdobbiadene-Conegliano Docg, 8% per Garganega.
 

Lombardia

Obbligo di provenienza, la regione chiede l'obbligo su uova e ovoprodotti
Durante una riunione della Commissione Politiche agricole della Conferenza delle regioni, l'assessore lombardo all'Agricoltura e all'agroalimentare Rolfi ha avanzato nuove proposte relative ai prodotti del settore uova. "Abbiamo avanzato la proposta che sulle confezioni di uova e prodotti con a base l'uovo come ingrediente principale sia obbligatoriamente indicato il paese di provenienza - sottolinea - questo per difendere la scelta consapevole da parte del consumatore e valorizzare i prodotti italiani, molto apprezzati all'estero per la loro qualità ma purtroppo penalizzati dal mercato". "L'attuale normativa nazionale e comunitaria relativa all'etichettatura di uova e ovoprodotti contiene lacune che vanno a discapito dei consumatori - conclude - l'indicazione del paese di provenienza sulla confezione è facoltativa. Qualcosa cambierà dal 2020, ma in maniera ancora troppo blanda. Chiediamo che l'etichettatura diventi obbligatoria".
 

Valle d'Aosta

Valle d'Aosta, ecco gli ultimi provvedimenti per l'agricoltura
La Giunta regionale ha espresso parere favorevole alla richiesta presentata per la promozione della Dop Vallee d'Aoste Lard d'Arnad, concernente la modifica al disciplinare della Dop medesima, disponendo l'invio della documentazione al Mipaaf.
Le modifiche all'attuale disciplinare riguardano alcune integrazioni non sostanziali al testo, ovvero la possibilità di procedere alla vendita del prodotto non solo a pezzo intero ma anche affettato, l'introduzione di alcune migliorie ai procedimenti di lavorazione e l'introduzione del logo grafico della Dop.

Inoltre, la Giunta, ha deciso di integrare la propria deliberazione alle modalità per gli indennizzi e la prevenzione dei danni provocati dagli animali predatori al patrimonio zootecnico.